Un murale che ritrae Matteo Messina Denaro e la premier Giorgia Meloni, sorridenti durante la loro stretta di mano. Sopra di loro, la scritta "In Bonafede" (in riferimento, ovviamente, al falso nome utilizzato dal boss durante la latitanza). Questa è l'opera costata una denuncia all'artista Evy Rein di Padova, al centro di un'indagine condotta dal pm Benedetto Roberti.
L'opera, esposta nel centro di Padova, risale allo scorso 22 gennaio. In quel giorno, l'artista aveva pubblicato le foto del suo ultimo lavoro con il commento "Accordi all'italiana".
Messina Denaro e Giorgia Meloni, il murale diventa un caso
L'opera è comparsa lo scorso 22 gennaio, ma ha avuto vita breve: lo stesso writer, infatti, avrebbe cancellato il disegno lasciando solo la scritta pochi giorni dopo quel lapidario post sui social. Il gesto, però, non è stato sufficiente all'artista per evitare la denuncia e il decreto di perquisizione locale e personale della Digos a suo carico.
Per il gesto commesso pochi giorni dopo l'arresto del superlatitante, Evy Rein (questo il nome d'arte dell'autore del murale) è finito nei guai: attualmente è indagato per vilipendio alle istituzioni. Il suo lavoro, inoltre, è stato al centro di diversi dibattiti per settimane.
Sul caso è intervenuta anche la stessa Giorgia Meloni, che ha descritto il fatto come un vero e proprio atto di diffamazione ai suoi danni.
Fonte immagine: Facebook - Evy Rein
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