Cardiochirurgia pediatrica Taormina: attesa per la proroga in VI Commissione all’Ars

Cardiochirurgia pediatrica Taormina: attesa per la proroga in VI Commissione all’Ars

Cardiochirurgia pediatrica Taormina: attesa per la proroga in VI Commissione all’Ars

Sarà la VI Commissione Salute, Servizi Sociali e Sanitari dell’Ars a decidere il destino del Centro di Cardiochirurgia pediatrica dell’ospedale San Vincenzo di Taormina. La riunione, fissata per il 16 luglio, vedrà la partecipazione dell’assessore regionale alla Salute Daniela Faraoni, del direttore generale dell’Asp di Messina Giuseppe Cuccì, di rappresentanti dell’Ospedale Bambin Gesù, medici e del Comitato Genitori CCPM.

Nel frattempo, i genitori dei piccoli pazienti hanno deciso di sciogliere il presidio permanente attivo dal 15 giugno all’esterno del nosocomio, in attesa di una decisione ufficiale.

Si fa strada l’ipotesi di una nuova proroga

Secondo indiscrezioni provenienti da ambienti regionali, si fa sempre più concreta la possibilità di una nuova proroga della convenzione con il San Vincenzo, a partire dal 1° agosto. Una soluzione che la politica aveva più volte escluso in passato, ma che oggi potrebbe tornare d’attualità.

La proposta, se condivisa in Commissione, sarà trasmessa al Governo nazionale affinché autorizzi la proroga fino a fine dicembre 2025. L’obiettivo è inserire stabilmente il centro nella rete ospedaliera regionale, superando il nodo normativo del Decreto Balduzzi (Dl 158/2012), che consente una sola cardiochirurgia pediatrica ogni cinque milioni di abitanti.

Il Comitato Genitori: “Vogliamo solo essere ascoltati”

“Non vogliamo scontri né polemiche, chiediamo solo ascolto e responsabilità da parte delle istituzioni”, spiega la portavoce del Comitato Genitori Ccpm al QdS. Il comitato guarda con fiducia alla convocazione dell’Ars e auspica che venga finalmente trovata una soluzione strutturale, non più fondata su proroghe.

Il nodo Balduzzi e i dubbi sulla struttura di Palermo

Il Decreto Balduzzi ha già limitato in passato la permanenza di più centri pediatrici cardiochirurgici in una singola regione. La Sicilia, con poco più di 5 milioni di abitanti, teoricamente non potrebbe ospitare due strutture attive.

La questione si è aggravata nel luglio 2023, con l’apertura della Cardiochirurgia pediatrica dell’Arnas Civico di Palermo, avviata in collaborazione con il Gruppo San Donato di Milano. Tuttavia, recenti inchieste della Procura su presunti casi di malasanità nella struttura palermitana – tra cui decessi legati a interventi mal eseguiti – stanno riaccendendo il dibattito sull’opportunità di mantenere attivo il centro di Taormina.

Prossimi passi: una scelta politica e sanitaria

Il futuro del Centro di Cardiochirurgia pediatrica di Taormina dipende ora da una scelta politica, tecnica e organizzativa: o una riforma della rete ospedaliera che preveda l’inserimento del CCPM in pianta stabile, oppure una nuova – e forse ultima – proroga in attesa di tempi migliori.

La riunione del 16 luglio all’Ars potrebbe essere decisiva per centinaia di famiglie e per il futuro della sanità pediatrica in Sicilia.

di Hermes Carbone

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