Secondo i nuovi dati Eurostat, nel primo trimestre 2025 le emissioni di gas serra sono aumentate in 20 dei 27 Paesi dell’Unione Europea. L’Italia registra un incremento del +2,3% rispetto allo stesso periodo del 2024, mentre la media Ue si attesta a +3,4%.
Sei Stati membri hanno registrato aumenti superiori al 5%: Bulgaria, Repubblica Ceca, Cipro, Polonia, Ungheria e Grecia.
I Paesi che riducono le emissioni
In controtendenza, Malta (-6,2%), Finlandia (-4,4%) e Danimarca (-4,3%) hanno ottenuto i migliori risultati nella riduzione dei gas serra.
Dei sette Paesi che hanno visto cali nelle emissioni, tre hanno registrato anche un calo del Pil (Estonia, Lettonia e Lussemburgo), mentre gli altri quattro (Danimarca, Finlandia, Malta e Svezia) hanno dimostrato che è possibile ridurre le emissioni e crescere economicamente.
Germania: cala il Pil, ma non le emissioni
La Germania rappresenta un caso particolare: nonostante un leggero calo del Pil, le emissioni sono aumentate del +4,6%. Incrementi rilevanti anche nei Paesi Bassi (+4,3%) e in Austria (+4,2%).
Tra i Paesi con incrementi più contenuti spiccano Francia (+0,4%) e Romania (+0,7%).
Emissioni totali in Ue e settori più impattanti
Nel complesso, le emissioni dell’economia Ue sono state stimate in 900 milioni di tonnellate di CO2 equivalente (CO2-eq) nel primo trimestre 2025, in aumento del 3,4% rispetto alle 871 milioni di tonnellate del 2024.
Nello stesso periodo, il Pil europeo è cresciuto dell’1,2%.
Settori con riduzioni:
-
Industria manifatturiera (-0,2%)
-
Trasporto e stoccaggio (-2,9%)
-
Agricoltura, silvicoltura e pesca (-1,4%)
Settori con maggiori aumenti:
-
Fornitura di elettricità, gas e aria condizionata (+13,6%)
-
Consumi domestici (+5,6%)
Quali sono i gas serra monitorati
L’Eurostat analizza diverse tipologie di gas a effetto serra:
-
CO2 (anidride carbonica)
-
CH4 (metano)
-
N2O (protossido di azoto)
-
Gas fluorurati: HFC, PFC, SF6, NF3
Obiettivi climatici Ue
Secondo la normativa europea sul clima, l’Ue deve raggiungere una riduzione netta del 55% delle emissioni entro il 2030 e la neutralità climatica entro il 2050.
Questi dati, osserva Eurostat, saranno fondamentali per guidare le prossime decisioni politiche nell’ambito del Green Deal europeo.
Lascia una risposta