La presenza dell’alga tossica Ostreopsis ovata è in diminuzione lungo le coste siciliane. Lo confermano i dati raccolti dall’Arpa Sicilia e pubblicati nell’Annuario 2024.
Durante la stagione balneare, periodo in cui questa microalga si manifesta con maggiore frequenza, il superamento del valore soglia è stato rilevato in 2 stazioni di monitoraggio, contro le 6 dell’anno precedente.
Il monitoraggio è stato condotto in una rete di stazioni distribuite lungo i litorali siciliani, dove sono state rilevate le condizioni ambientali favorevoli alla proliferazione dell’alga.
Province interessate e stazioni di monitoraggio
Le due stazioni in cui si sono registrati superamenti si trovano in provincia di Palermo, precisamente a Vergine Maria e Sferracavallo.
Nel 2023, invece, le fioriture erano state segnalate anche ad Acicastello (Catania), Isola Bella (Messina), Capaci e Isola delle Femmine (Palermo), Scoglitti (Ragusa) e Erice (Trapani).
Nel 2024 i campioni prelevati sono stati 184, in aumento rispetto ai 139 dell’anno precedente.
Soglia di sicurezza e divieti di balneazione
Il limite fissato dal decreto ministeriale del 19 aprile 2018 è di 30.000 cellule per litro.
Ogni volta che viene superata questa soglia, l’Arpa Sicilia informa il Comune interessato, che emette ordinanze di divieto di balneazione fino al ritorno a valori di sicurezza.
Durante la stagione 2024, i controlli nelle stazioni con superamenti sono stati intensificati con prelievi ogni 3-7 giorni, come previsto dal piano di monitoraggio.
Rischi per la salute e per l’ambiente
L’Ostreopsis ovata è una microalga tipica dei climi caldi e tropicali, ormai presente da anni anche nel Mediterraneo.
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Può produrre tossine nocive per i pesci, causando talvolta morie.
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Nei bagnanti può provocare malori simil-influenzali, soprattutto in soggetti predisposti come allergici e asmatici.
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I sintomi sono legati all’aerosol marino che veicola le tossine, soprattutto durante le fioriture estive.
L’alga non è visibile a occhio nudo, cresce sul substrato roccioso e sulle macroalghe, e in caso di fioritura le acque possono assumere colorazioni anomale con presenza di chiazze schiumose biancastre.
di Michele Giuliano
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