Mattarella: “Rischio baratro come nel 1914, serve protagonismo di Ue e Onu”

Mattarella: “Rischio baratro come nel 1914, serve protagonismo di Ue e Onu”

Mattarella: “Rischio baratro come nel 1914, serve protagonismo di Ue e Onu”

La situazione internazionale preoccupa il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. I recenti attacchi dei droni russi in Polonia e di Israele contro il Qatar fanno temere una pericolosa escalation. “Si rischia un baratro di violenza incontrollata” – ha dichiarato – sottolineando come gli eventi attuali richiamino il clima del luglio 1914, alle soglie della Prima Guerra Mondiale.

La visita ufficiale in Slovenia

Mattarella si trova a Lubiana per rafforzare i rapporti tra Italia e Slovenia, esempio di riconciliazione dopo le ferite della Seconda Guerra Mondiale e delle foibe. Accanto alla presidente Natasa Pirc Musar ha ribadito l’importanza della collaborazione culturale ed economica tra i due Paesi.

Richiamo alla storia e alla responsabilità politica

Il capo dello Stato ha ricordato come l’imprudenza politica, allora come oggi, possa avere conseguenze devastanti: “Forse nessuno voleva la guerra nel 1914, ma i comportamenti irresponsabili la provocarono lo stesso”. Preoccupano in particolare le minacce provenienti dal Cremlino, che alimentano la tensione in Europa.

La via d’uscita: dialogo e diplomazia

Per Mattarella la risposta è una sola: rilanciare il ruolo dell’Unione europea e delle Nazioni Unite, per evitare che episodi come quelli in Polonia e Qatar degenerino in un conflitto globale. Senza un’azione decisa, l’Europa rischia di scivolare in uno scenario “di dimensioni inimmaginabili e incontrollabili”.

L’allargamento dell’Unione europea

Altro tema centrale è stato quello dei Balcani occidentali: “Da 12 anni, dall’ingresso della Croazia, il processo si è fermato. È ora di accelerare l’allargamento per garantire sicurezza e stabilità all’intero continente”.

Gli appuntamenti di Capodistria

La visita del Presidente proseguirà a Capodistria con l’inaugurazione del rinnovato Collegio dei Nobili e incontri con la comunità italiana locale, a testimonianza dell’impegno dell’Italia per la tutela delle minoranze e della cooperazione culturale.

(askanews)

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