Nei prossimi quattro anni i lavori di manutenzione sugli immobili dell’Asp di Palermo, comprese le strutture di Ustica e Lampedusa, avranno costi più alti del previsto. L’aumento non dipende da materie prime o energia, ma da un imprevisto in fase di gara.
L’accordo quadro e il bando
La gara riguardava un accordo quadro da 4,2 milioni di euro più IVA, con durata quadriennale. In questi casi l’aggiudicatario si impegna a realizzare di volta in volta gli interventi richiesti, con prezzi ribassati rispetto al prezzario regionale.
La rinuncia delle imprese vincitrici
A luglio la commissione aveva assegnato la vittoria a Russo Costruzioni e Fi.Mi., che avevano offerto un ribasso del 23%, permettendo notevoli risparmi. Ad agosto, però, le imprese hanno rinunciato formalmente all’appalto, probabilmente per difficoltà a gestire più lotti contemporaneamente.
Lo scorrimento della graduatoria
La gara è passata così al secondo classificato: l’Ati Consorzio Unyon–Damiga–Geom. Mistretta, che aveva presentato un ribasso molto più contenuto, pari al 6,33%.
Manutenzioni più care del 21%
Il cambio di aggiudicatario comporta un aumento medio del 21% dei costi. Ad esempio, una voce da 100 euro del prezzario sarebbe costata 77 euro con Russo Costruzioni e Fi.Mi., mentre con l’offerta di Unyon e partner verrà pagata 93,67 euro.
Questo significa meno lavori realizzabili con lo stesso budget a disposizione dell’Asp di Palermo.
di Simone Olivelli
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Nemesi l'estorsione continua con I cellulari... Il parassita non se ne vuole andare..
Intanto il sito utenti Asp non funziona. Troppa mafia nella sanità…