A un anno dalla presentazione del suo rapporto sulla competitività dell’Unione europea, Mario Draghi ha lanciato un nuovo monito: “Il nostro modello di crescita sta svanendo. Le vulnerabilità stanno aumentando. Non esiste un percorso chiaro per finanziare gli investimenti di cui abbiamo bisogno. L’inazione minaccia non solo la competitività, ma anche la nostra sovranità”.
La frustrazione di cittadini e imprese
Secondo l’ex presidente della BCE, cresce il malcontento all’interno dell’Unione: “Cittadini e aziende europee sono delusi dalla lentezza dell’Ue, ci vedono incapaci di tenere il passo con la velocità del cambiamento altrove. Sono pronti ad agire, ma temono che i governi non abbiano compreso la gravità del momento”.
Intelligenza artificiale e sfida tecnologica
Draghi ha riconosciuto che in alcuni settori l’Europa sta facendo progressi. Tuttavia, ha sottolineato un ritardo decisivo: “Nel campo più strategico, quello dell’intelligenza artificiale basata sulla proprietà intellettuale europea per rafforzare le nostre industrie principali, i progressi sono minimi”.
(ITALPRESS)
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