La Regione Siciliana ha annunciato la chiusura della piattaforma di Sicilia Digitale per la compilazione delle progettazioni esecutive e delle richieste di prenotazione delle risorse finanziarie legate all’Avviso 7/2023.
A causa di un grave malfunzionamento del sistema informatico, tutti i dati già caricati dagli enti di formazione sono stati azzerati.
Il portale sarà nuovamente disponibile solo dopo apposita comunicazione ufficiale. Nel frattempo, torna lo spettro del click day, un sistema che da anni genera polemiche per la sua fragilità e iniquità.
Oltre 61 milioni di euro a rischio
In palio ci sono 61.608.198,21 euro, destinati a progetti volti a:
-
promuovere l’apprendimento permanente,
-
potenziare le competenze digitali e imprenditoriali,
-
favorire la riqualificazione professionale,
-
rispondere alle esigenze del mercato del lavoro.
Molti enti di formazione hanno già provato a partecipare, senza successo, a causa dei ripetuti crash.
Due tentativi falliti e dati azzerati
-
12 settembre 2025: primo tentativo di caricamento. La piattaforma consente a diversi enti di registrarsi, ma poche ore dopo la Regione annulla tutto a causa di un malfunzionamento.
-
15 settembre 2025: secondo tentativo. Anche in questa occasione il portale va in tilt e tutti i dati vengono nuovamente cancellati.
Gli enti lamentano il danno: “Ogni volta che riusciamo a entrare e ottenere l’accredito, i dati vengono annullati. Così è impossibile lavorare”.
L’assessore regionale Mimmo Turano ha commentato con amarezza: “Sono amareggiato”.
Critiche al metodo del click day
Il sistema del chi prima arriva meglio alloggia continua a mostrare limiti strutturali. Già in passato, durante la legislatura Crocetta e con il progetto Sicilia Giovani, si erano verificati episodi simili.
La deputata regionale Valentina Chinnici (Pd) ha denunciato:
-
i rischi di perdita dei fondi europei,
-
i ritardi cumulati nella gestione,
-
la necessità di abbandonare il click day per criteri di valutazione più meritocratici.
Il Partito Democratico ha inoltre annunciato un’interrogazione parlamentare, chiedendo:
-
la pubblicazione dei rapporti tecnici sul crash,
-
l’applicazione di eventuali penali a Sicilia Digitale,
-
maggiore trasparenza nella gestione dei fondi UE.
Una questione di credibilità per la Regione
Il blocco della piattaforma di Sicilia Digitale non è solo un problema tecnico: mette in discussione la credibilità del sistema formativo e amministrativo siciliano.
Il rischio, secondo l’opposizione, è quello di sprecare risorse preziose e compromettere la fiducia di enti e cittadini.
di Simone Olivelli
Lascia una risposta