Digiuno intermittente: funziona davvero? Lo studio di Harvard svela benefici oltre la perdita di peso

Digiuno intermittente: funziona davvero? Lo studio di Harvard svela benefici oltre la perdita di peso

Digiuno intermittente: funziona davvero? Lo studio di Harvard svela benefici oltre la perdita di peso

Il digiuno intermittente è un regime alimentare che alterna finestre con cibo e periodi di astinenza. Lo schema più diffuso è il 16:8 (16 ore di digiuno e 8 di alimentazione), ma esistono anche altre varianti come il digiuno a giorni alterni o il modello 5:2, che prevede cinque giorni di alimentazione libera e due di restrizione.

Lo studio di Harvard sul digiuno intermittente

Un team di scienziati della T.H. Chan School of Public Health di Harvard ha condotto una revisione di 99 studi clinici su oltre 6.500 persone, pubblicata sul British Medical Journal.

I ricercatori hanno confrontato tre approcci:

  • Digiuno intermittente (in varie forme);

  • Diete ipocaloriche tradizionali;

  • Diete senza restrizioni.

L’obiettivo era valutare l’impatto su peso corporeo e parametri di salute cardiometabolica.

Digiuno intermittente vs diete ipocaloriche

I risultati hanno mostrato che:

  • Il digiuno intermittente e le diete ipocaloriche portano a perdite di peso simili e più efficaci rispetto alle diete senza restrizioni;

  • Il digiuno a giorni alterni ha garantito i risultati migliori, con una perdita di 1,3 kg in più rispetto alle diete ipocaloriche tradizionali.

Benefici oltre la bilancia

Lo studio non ha rilevato solo vantaggi sul peso, ma anche miglioramenti in parametri cruciali per la salute:

  • Circonferenza vita ridotta;

  • Colesterolo e trigliceridi più bassi;

  • Diminuzione della proteina C-reattiva, marcatore di infiammazione e rischio cardiometabolico.

Una pratica efficace ma non miracolosa

Il digiuno intermittente si conferma quindi una strategia valida, al pari delle diete ipocaloriche, ma con possibili benefici aggiuntivi sul benessere cardiometabolico. Tuttavia, gli esperti ricordano che deve essere sempre valutato con attenzione, soprattutto per chi presenta patologie preesistenti.

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