Tredicesima 2025, Forza Italia spinge per la detassazione

Tredicesima 2025, Forza Italia spinge per la detassazione

Tredicesima 2025, Forza Italia spinge per la detassazione

Tra le novità allo studio del Governo per la prossima Manovra c’è la detassazione della tredicesima mensilità, proposta fortemente voluta da Forza Italia e dal vicepremier Antonio Tajani. L’obiettivo: dare nuovo slancio ai consumi e aumentare il reddito disponibile per i lavoratori del ceto medio.

Cos’è la tredicesima e chi la riceve

La tredicesima è una mensilità aggiuntiva corrisposta nel mese di dicembre a lavoratori dipendenti e pensionati. È soggetta a Irpef e contributi previdenziali, ma non beneficia delle detrazioni per lavoro dipendente, già distribuite durante l’anno. Il risultato? Una gratifica di fine anno spesso più “leggera” rispetto allo stipendio normale.

Detassazione della tredicesima: le ipotesi in campo

Secondo quanto riportato da Il Messaggero e Italia Oggi, due sono le ipotesi principali allo studio:

  • Esenzione completa dall’Irpef: la tredicesima verrebbe tassata solo con i contributi previdenziali, aumentando il netto in busta paga di tutto l’importo oggi versato in Irpef.
  • Imposta sostitutiva al 10%: una tassa fissa agevolata, simile a quella applicata ai premi di produttività e agli straordinari.

Le simulazioni: quanto si guadagnerebbe in più

Ecco alcune stime indicative sul guadagno netto derivante da una possibile detassazione della tredicesima 2025:

Reddito Annuo Lordo (RAL) Guadagno con esenzione totale Guadagno con imposta al 10%
20.000 € +321 € +182 €
28.000 € +450 € +254 €
35.000 € +856 € +611 €
50.000 € +1.222 € +873 €
60.000 € +1.802 € +1.383 €

Taglio dell’Irpef: riduzione dal 35% al 33%

Parallelamente alla detassazione della tredicesima, la maggioranza valuta anche un taglio dell’aliquota Irpef intermedia dal 35% al 33%. Se confermata, la misura alleggerirebbe la pressione fiscale sui redditi fino a 60.000 euro annui, con un beneficio più evidente per chi ha redditi medio-alti.

Impatto sui conti pubblici

Secondo la CGIA di Mestre, nel 2024 le tredicesime hanno generato circa 59,3 miliardi di euro lordi, con un gettito Irpef di circa 14,5 miliardi.
Un’esenzione totale avrebbe quindi un impatto notevole sui conti dello Stato, motivo per cui l’ipotesi più realistica resta quella dell’imposta agevolata al 10% o di soglie di reddito differenziate.

La detassazione della tredicesima resta uno dei temi caldi della prossima Legge di Bilancio. Se approvata, rappresenterebbe una boccata d’ossigeno per milioni di lavoratori e pensionati, offrendo un piccolo ma concreto aiuto contro il caro vita e rilanciando i consumi nel periodo natalizio.

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