Un club di karate di Scordia, un circolo tennistico di Sciacca e una onlus palermitana attiva in Africa e Asia: sono questi gli ultimi destinatari dei contributi assegnati dal presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gaetano Galvagno, per un totale di 6.000 euro.
In base al regolamento dell’Ars, il presidente può concedere contributi fino a 15.000 euro a enti pubblici, associazioni, fondazioni e organizzazioni del Terzo settore senza necessità di approvazione del consiglio di presidenza.
Il fondo della presidenza e il mancato aggiornamento dei dati
Il cosiddetto “tesoretto” presidenziale, che nel 2023 ammontava a circa 2,5 milioni di euro, deve essere tracciato dagli uffici dell’Ars e aggiornato almeno ogni due mesi, come previsto dall’articolo 13 del regolamento interno. Tuttavia, dal 26 giugno scorso non risultano nuovi aggiornamenti sul portale istituzionale. L’ultima integrazione del documento riguarda infatti i contributi concessi fino al 29 aprile 2025.
Le ipotesi di rallentamento e le smentite di Galvagno
Il mancato aggiornamento ha alimentato voci su un possibile rallentamento nella concessione dei contributi, ipotesi legata alle indagini per corruzione e peculato che coinvolgono Galvagno. Il presidente ha però smentito ogni blocco: “I contributi sono stati concessi sino a oggi. L’aggiornamento spetta agli uffici, non a me”. Galvagno attende intanto di conoscere l’esito della richiesta di rinvio a giudizio da parte della procura di Palermo, che potrebbe incidere sulla sua permanenza alla guida di Palazzo dei Normanni.
Cambio ai vertici interni: rimosso il vicecapo di gabinetto
A settembre è arrivata una decisione inattesa: Rosario Miccichè, vicecapo di gabinetto dell’Ars da oltre sette anni, è stato trasferito al Servizio Studi. La scelta, presa direttamente da Galvagno, ha destato interrogativi, poiché il ruolo di Miccichè era legato anche al coordinamento delle istruttorie per l’erogazione dei fondi. Il presidente ha chiarito: “È nella mia facoltà rimuovere o ruotare i dipendenti. Il trasferimento non è legato alla gestione dei contributi”. Miccichè ha preferito non commentare.
Questione di trasparenza e regole interne
Il regolamento dell’Ars prevede chiaramente che l’elenco dei contributi venga aggiornato con cadenza bimestrale. L’assenza di aggiornamenti da oltre tre mesi apre dunque un tema di trasparenza amministrativa, in un momento particolarmente delicato per la presidenza dell’Assemblea.
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