Giornata ad alta tensione nei palazzi della politica siciliana. Mentre il presidente della Regione, Renato Schifani, era in viaggio verso Bruxelles per un incontro con la commissaria europea all’Ambiente Jessika Roswall, a Palermo prendevano corpo le voci su un suo possibile passo indietro.
L’ipotesi di dimissioni di Schifani circola ormai con insistenza. Un’indiscrezione che ha iniziato a diffondersi proprio nelle ore in cui il governatore si trovava lontano dall’Isola, impegnato nella presentazione del Piano rifiuti siciliano a livello europeo.
Tensione nella maggioranza e vertici a Palermo
A Palazzo dei Normanni la mattina è stata movimentata. Nelle stanze dei gruppi parlamentari si sono susseguiti incontri e riunioni: presenti, tra gli altri, il commissario regionale di Fratelli d’Italia Luca Sbardella e alcuni rappresentanti del movimento di Raffaele Lombardo.
La riunione di maggioranza, tenuta senza il presidente, è servita a fare il punto su una situazione politica che appare sempre più delicata. C’è chi parla di una crisi ormai aperta, chi invece ritiene che il governatore voglia solo prendere tempo prima di sciogliere la riserva.
Le ipotesi in campo e i timori per i grandi progetti
Secondo ambienti politici, tra i motivi che potrebbero spingere Schifani alle dimissioni ci sarebbe il timore di un danno d’immagine per la Regione, in un momento in cui sull’Isola sono in corso investimenti strategici come il Ponte sullo Stretto di Messina.
Un clima politico instabile – spiegano fonti vicine alla maggioranza – rischierebbe di indebolire la posizione della Sicilia nei confronti del governo nazionale e dell’Unione Europea, proprio mentre si discutono fondi e programmi legati alla transizione ecologica.
Le reazioni delle opposizioni: “Clima insostenibile”
Sull’argomento sono arrivate subito le reazioni delle opposizioni. “La nostra preoccupazione sul Ponte Salvini trova conferma nelle ultime notizie di stampa”, ha dichiarato la senatrice del Movimento 5 Stelle Ketty Damante.
Anche Cateno De Luca, leader di Sud chiama Nord, non esclude la necessità di tornare alle urne: “Se il governo Schifani non è in grado di cambiare la Sicilia, è meglio prenderne atto e ridare la parola ai cittadini”.
Il segretario regionale del Partito Democratico, Anthony Barbagallo, invita invece il presidente a “gettare la spugna”, mentre il deputato Mario Giambona chiede che Schifani riferisca in Aula prima dell’approvazione della manovra finanziaria.
Dall’Europa arriva un segnale positivo sul Piano rifiuti
Da Bruxelles, intanto, arrivano notizie più incoraggianti. La commissaria Jessika Roswall ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto sul Piano rifiuti della Regione Siciliana, sottolineando come l’impostazione generale sia in linea con le politiche ambientali dell’Unione Europea. Un riconoscimento che arriva in un momento politicamente difficile e che potrebbe rappresentare, per Schifani, un appiglio istituzionale in mezzo alla tempesta politica. Resta da capire se il governatore sceglierà di resistere alle pressioni o se deciderà di lasciare, aprendo così la strada a elezioni anticipate in Sicilia.
1 Commenti
Lestorsore della porta accanto con i codici bancari..
Ma quando se ne vanno.