L’opposizione politica siciliana ha annunciato una due giorni di confronto a porte chiuse per decidere le prossime mosse contro il governo regionale. Sul tavolo c’è l’ipotesi delle dimissioni contemporanee di 36 deputati: una mossa tecnica che farebbe venire meno il numero legale all’Ars, impedendo sostituzioni e provocando di fatto la caduta del Governo Schifani.
Nel frattempo cresce l’incertezza all’interno della maggioranza, dove si vocifera di un possibile passo indietro del governatore. L’idea di tornare al voto in Sicilia appare sempre più concreta. L'intervista del QdS ad Antonio De Luca, capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars, per fare il punto sulla situazione politica e sul futuro della legislatura.
De Luca (M5S): “Pronti alle dimissioni per far cadere il governo”
Onorevole De Luca, l’opposizione ha annunciato l’intenzione di raccogliere 36 firme per far sciogliere l’Ars. Qual è la strategia del Movimento 5 Stelle?
“Per far cadere un governo ci sono due vie: la mozione di sfiducia o le dimissioni contemporanee di 36 deputati. La mozione di sfiducia non verrebbe discussa prima di gennaio e servirebbe solo a ricompattare la maggioranza. Noi del M5S vogliamo agire subito: tutti e undici i nostri deputati hanno firmato le dimissioni, pronti a presentarle se altri 25 colleghi si uniranno. Così si andrebbe immediatamente a nuove elezioni, senza dare tempo al governo di riorganizzarsi.”
Elezioni anticipate in Sicilia, il M5S apre alla coalizione
Nel caso di elezioni anticipate, il Movimento 5 Stelle è pronto a presentarsi unito con le altre forze di opposizione?
“Sì, assolutamente. Non mettiamo il carro davanti ai buoi, ma stiamo lavorando per costruire una coalizione basata sui programmi e non sui nomi. Il M5S ha le proprie proposte, ma il punto è trovare un’intesa su un progetto comune. Serve un programma condiviso e un leader capace di guidarlo. Solo così potremo battere le destre e dare alla Sicilia un governo serio e lungimirante. Se ci si divide, si consegna di nuovo l’Isola a una destra che si fa notare più per le inchieste che per le riforme.”
“Il governo è finito, non ha più maggioranza”
Onorevole De Luca, se il governo Schifani dovesse arrivare al 2027, cosa vi preoccupa di più?
“Nulla. Perché il governo è già finito. Non hanno più una maggioranza in aula. All’ultima variazione di bilancio sono andati sotto più volte, con numeri clamorosi. È un governo irrilevante, e i siciliani se ne stanno accorgendo. Se vogliamo fermare l’emorragia di giovani e dare futuro all’Isola, serve un governo vero, non una maggioranza che litiga per le poltrone”.
Il capogruppo M5S conclude con una visione chiara: “La sfida è concreta: sanità efficiente, lavoro per i giovani, strade dignitose e una Sicilia che torni a crescere. La politica deve parlare di futuro, non di nomine e incarichi. Questa maggioranza pensa solo a spartirsi gli assessorati mentre la Regione è ferma”.
di Mauro Seminara
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