Italia-Polonia Under 19: a Catania la sfida decisiva per la qualificazione

Italia-Polonia Under 19: a Catania la sfida decisiva per la qualificazione

Italia-Polonia Under 19: a Catania la sfida decisiva per la qualificazione

L’Italia è a un passo dalla qualificazione alla fase élite dell’Europeo Under 19. A Catania cresce l’attesa per la terza e ultima giornata del Gruppo 9, decisiva per il passaggio del turno. Dopo l’8-0 alla Moldova e lo 0-0 con la Bosnia ed Erzegovina — gara in cui gli Azzurrini hanno colpito due traverse e tentato 23 volte la conclusione — la squadra di Alberto Bollini sfida la Polonia, già certa del primo obiettivo.

Il calcio d’inizio è fissato per le 15 allo stadio “Angelo Massimino”, con diretta su RaiPlay e differita su RaiSport alle 19.45.

Italia-Polonia Under 19: cosa serve per qualificarsi

Gli Azzurrini arrivano alla sfida con due obiettivi chiari. Il primo è ottenere il pass per la fase élite, traguardo che richiede semplicemente di non perdere. Il secondo è chiudere il girone al primo posto: per riuscirci, servirà una vittoria contro i polacchi.

I fratelli Idrissou: una storia di famiglia a Catania

A rendere ancora più particolare questa partita è la presenza di due fratelli. Jamal Idrissou, centravanti dell’Italia, è stato tra i protagonisti del match contro la Bosnia con una delle traverse colpite. Suo fratello Subutan, attaccante del Marsala in Eccellenza, sarà in tribuna per sostenerlo. “È una motivazione in più”, racconta Jamal. “Non ci vediamo spesso da quando ha iniziato a giocare al Sud. Venire qui e trovare un tifo così caldo è stato bellissimo: spero davvero di vivere una grande giornata”.

L’ascesa di Jamal Idrissou: dall’Inter Under 23 al Mondiale U20

Jamal Idrissou sta vivendo mesi intensi. Cresciuto nel settore giovanile dell’Inter, ha già collezionato presenze in Serie C con la formazione Under 23. Poi la convocazione per il Mondiale Under 20 in Cile e, oggi, il ruolo di centravanti dell’Under 19. “È successo tutto velocemente”, spiega. “Ho la mia famiglia, i compagni e gli amici di Concesio che fanno sempre il tifo per me”. Il suo percorso inizia proprio in provincia di Brescia, dove si è messo in mostra con il Sant’Andrea prima della chiamata dell’Inter. “Quando mio padre mi disse che un osservatore nerazzurro mi cercava, non riuscivo a crederci”. Per anni ha fatto avanti e indietro tra casa e centro sportivo per allenarsi, fino al trasferimento in convitto, tappa fondamentale per la sua crescita. In famiglia lo sport è di casa: oltre al fratello attaccante, una delle sue sorelle pratica atletica leggera.

Una famiglia sempre presente

“La mia famiglia non manca mai”, racconta. “A Milano non si perdono una partita. Qui seguiranno la gara in tv e sono contento che siano orgogliosi di me”. Per Jamal, ascoltare l’inno e vestire la maglia azzurra è un’emozione difficile da spiegare: “Solo quando mi fermo riesco a rendermi conto di tutto questo”.

Il ruolo da centravanti e i modelli di riferimento

Oggi Idrissou indossa il numero 19 e gioca da attaccante, anche se non è sempre stato così. Nelle giovanili ha ricoperto più ruoli, dalla mezzala all’esterno, fino alla svolta grazie ai tecnici Tiziano Polenghi e Benny Carbone. Quest’ultimo gli disse chiaramente: “Il tuo ruolo è quello del centravanti”.

“Devo migliorare soprattutto nel gioco spalle alla porta”, ammette. “Ma giocare in Under 23 a 19 anni è fondamentale: ti confronti con avversari esperti e capisci dinamiche di spogliatoio che ti fanno crescere. Quando torno in Primavera cerco di portare questa esperienza”.

Tra i suoi modelli c’è Marcus Thuram: “Imparo da lui ogni volta che mi alleno con la prima squadra”. Ammira anche Rashford, mentre il suo idolo d’infanzia è stato Mauro Icardi. E il sogno resta uno: esordire con l’Inter.

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