La Regione Siciliana denuncia l’ennesimo rallentamento nella gestione delle risorse destinate ai servizi sociali. Si tratta di milioni di euro provenienti dallo Stato per sostenere persone fragili: anziani, disabili, famiglie vulnerabili, minori e donne in difficoltà. Nonostante l’importanza dei finanziamenti, molti Comuni e distretti socio-sanitari non riescono a spenderli in tempi adeguati, compromettendo la continuità dei servizi essenziali.
Fnps: speso solo il 34% delle risorse 2019
Secondo l’ultima circolare dell’assessorato regionale alla Famiglia, solo il 34% delle risorse Fnps 2019 risulta speso e rendicontato. Per il 2019 erano stati stanziati 36 milioni di euro, e quasi 26 milioni per il 2020, ma diversi distretti non hanno nemmeno presentato l’atto di programmazione. La soglia minima richiesta dallo Stato è del 75%: il mancato raggiungimento blocca i trasferimenti successivi, motivo per cui la Regione non ha ancora ricevuto i fondi Fnps 2021.
Ritardi cronici nonostante il supporto del Formez
Nel 2022 la Regione aveva attivato un progetto di affiancamento tecnico con il Formez PA per aiutare i distretti nella gestione amministrativa. Nonostante ciò, i ritardi continuano. L’assessorato parla di una situazione «non più tollerabile», che penalizza anche i distretti più virtuosi, incapaci oggi di garantire continuità ai servizi a causa del blocco dei fondi statali.
La misura straordinaria: riprogrammare i fondi 2019-2020
Per sbloccare la situazione, la Regione concede ai distretti la possibilità di riprogrammare le risorse Fnps 2019 e 2020, indirizzandole verso servizi più urgenti o più semplici da rendicontare. Resta obbligatorio destinare almeno il 50% dei fondi all’area infanzia e adolescenza.
Tra gli interventi finanziabili rientrano assistenza a minori con disabilità, rette di strutture residenziali per donne vittime di violenza, anziani e disabili. I distretti che non rimoduleranno le somme nei tempi previsti rischiano il commissariamento.
Leps garantiti grazie ai fondi anticipati
Nonostante il blocco generale, la Regione ha anticipato le risorse dei Livelli essenziali delle prestazioni sociali (Leps), considerate prioritarie:
-
supervisione degli operatori sociali
-
dimissioni protette dagli ospedali
-
programma PIPPI per la tutela dei minori
Questi fondi sono già disponibili per i distretti più virtuosi, garantendo la continuità degli interventi fondamentali.
di Michele Giuliano
Lascia una risposta