Sicilia, prorogato il progetto da 18,9 milioni per migliorare la qualità delle acque

Sicilia, prorogato il progetto da 18,9 milioni per migliorare la qualità delle acque

Sicilia, prorogato il progetto da 18,9 milioni per migliorare la qualità delle acque

La Regione Siciliana e Arpa Sicilia continueranno a collaborare al progetto finanziato dal Poa Fsc 2014-2020 – Linea di azione 2.3.1, dotato di 18,9 milioni di euro, destinato a migliorare la qualità delle acque in Sicilia. L’iniziativa punta a tutelare mari, fiumi, laghi, invasi e acque sotterranee attraverso monitoraggi, campionamenti e analisi chimiche e biologiche.

Il ritardo accumulato nelle attività, dovuto anche alle difficoltà nel reperimento dei dati da parte degli enti locali e alla carenza di personale tecnico, ha reso necessario un aggiornamento dei cronoprogrammi. L’intesa raggiunta prevede dunque una proroga delle attività, inizialmente fissate per la fine di giugno. Un prolungamento ritenuto indispensabile per garantire la continuità dei cicli di campionamento e assicurare dati affidabili, fondamentali per la tutela ambientale e la sicurezza idrica della Sicilia.

Le tre linee di intervento

Il progetto si articola in tre linee principali:

  • L5 – Analisi delle acque marino-costiere e di transizione (lagune e stagni)

  • L6 – Monitoraggio delle acque superficiali interne (fiumi, laghi e invasi)

  • L7 – Controllo delle acque sotterranee

Linea L5: mare e acque di transizione

Per la linea L5 sono in corso attività su 65 corpi idrici marino-costieri e 13 di transizione. I tecnici prelevano campioni di acqua, sedimenti e biota per rilevare eventuali sostanze inquinanti e valutare lo stato ecologico dei diversi ambienti marini e costieri, secondo i protocolli stabiliti dalla normativa europea.

La proroga fino a ottobre consente di non interrompere i cicli di monitoraggio. Parallelamente, il personale sta aggiornando le metodologie analitiche dei laboratori Arpa per migliorare la precisione dei dati raccolti.

Linea L6: fiumi, laghi e invasi

La linea L6 ha l’obiettivo di aggiornare il quadro conoscitivo sullo stato ecologico e chimico delle acque interne. Le attività comprendono campionamenti, indagini biologiche e l’analisi dei corpi idrici considerati più significativi per la gestione delle risorse idriche regionali.

Cosa prevede il progetto

Tra le attività principali rientrano:

  • la classificazione dei corpi idrici in base alle loro caratteristiche

  • la mappatura delle pressioni antropiche, come scarichi fognari e industriali

  • l’individuazione delle sostanze inquinanti

  • lo sviluppo di un sistema informatico per la gestione dei dati ambientali

  • la sperimentazione dei metodi per determinare il deflusso ecologico, ovvero la quantità minima d’acqua necessaria per la salute degli ecosistemi fluviali

Linea L7: monitoraggio delle acque sotterranee

La linea L7 si concentra sulle falde e le acque sotterranee, con l’obiettivo di rafforzare la rete di monitoraggio e identificare eventuali pressioni che possano comprometterne la qualità. Tra le attività in corso:

  • aggiornamento dei dati sui pozzi esistenti

  • mappatura dei siti di prelievo

  • adeguamento delle analisi di laboratorio alle norme in vigore

  • definizione di nuovi programmi di sorveglianza per seguire l’evoluzione qualitativa delle acque nel tempo

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