Legge di stabilità Sicilia e nuove regole per i manager della sanità: cronaca da Sala d’Ercole

Legge di stabilità Sicilia e nuove regole per i manager della sanità: cronaca da Sala d’Ercole

Legge di stabilità Sicilia e nuove regole per i manager della sanità: cronaca da Sala d’Ercole

Il giorno dell’incardinamento della legge di stabilità regionale a Sala d’Ercole è stato serrato. Prima il vertice di maggioranza a Palazzo d’Orleans, poi la breve seduta tecnica in Aula, e infine la giunta regionale nel pomeriggio.

Il disegno di legge, composto da 134 articoli, è stato trasmesso alla deputazione regionale. Pd e M5S hanno richiesto più tempo per esaminarlo: il termine per presentare emendamenti d’Aula è stato rinviato alle 12 di venerdì, invece che alle 18 di giovedì.

Le opposizioni avevano già abbandonato l’Aula di Commissione Bilancio per protestare contro quello che definivano uno “stravolgimento” del testo. Nel frattempo, la discussione generale è iniziata, mentre l’intesa politica resta delicata.

Frizioni tra gruppi parlamentari e possibili franchi tiratori

Al vertice di maggioranza non erano presenti la Democrazia Cristiana e Sud chiama Nord, che tuttavia hanno contribuito al testo finale. Alcuni articoli rischiano il voto segreto, con possibili affossamenti di norme.

Il rischio di franchi tiratori è concreto, così come la possibilità di approvare una manovra base per rispettare i termini, rimandando alcune parti a primi mesi del 2025. La tensione a Sala d’Ercole è già visibile, con accuse di favoritismi territoriali da parte di Pd e M5S.

Nuove regole per la nomina dei manager della sanità

Parallelamente, la giunta regionale ha approvato nuove procedure per la selezione dei manager nella sanità pubblica, escluse le nomine dei Policlinici universitari.

La nuova commissione sarà composta da tre esperti:

  • Uno designato da Agenas

  • Uno dalla Conferenza dei rettori delle università italiane

  • Uno nominato dal presidente della Regione, Renato Schifani

Secondo il presidente Schifani, il sistema garantirà massima trasparenza e competenza nella scelta dei candidati. La procedura prevede la costituzione di un albo regionale, dalla quale saranno selezionate terne di candidati per ogni azienda sanitaria. Ogni candidato potrà essere sottoposto a colloquio e le terne avranno validità triennale.

La politica e la sanità: critiche dell’opposizione

Nonostante le nuove regole, il Pd e il M5S hanno criticato l’operato del governo, segnalando contraddizioni tra riforma dei metodi di nomina e la selezione effettiva dei manager, come nel caso del nome di Giorgio Santonocito al Policlinico di Catania, bocciato in Commissione.

di Mauro Seminara

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