Dopo anni di assenza, la lebbra torna a farsi registrare in Europa. Nelle ultime ore due Paesi dell’Europa orientale, Romania e Croazia, hanno segnalato nuovi casi di una malattia che nel Vecchio Continente sembrava ormai relegata ai libri di storia della medicina.
Si tratta di episodi isolati, ma sufficienti a riaccendere l’attenzione delle autorità sanitarie, che invitano comunque alla calma sottolineando la bassa contagiosità della patologia.
Un caso accertato a Cluj-Napoca, altri sotto osservazione
In Romania è stato confermato un caso di lebbra, mentre altri tre sono attualmente in fase di osservazione. Le persone coinvolte sono quattro donne di origine asiatica impiegate in un centro massaggi di Cluj-Napoca, in Transilvania.
Le autorità sanitarie hanno disposto la chiusura temporanea dell’attività in attesa del completamento dell’indagine epidemiologica. Il ministro della Salute ha rassicurato la popolazione, precisando che non si registravano casi di lebbra nel Paese da 44 anni e che il rischio di trasmissione resta estremamente contenuto.
Caso isolato anche in Croazia: monitoraggio a Spalato
In Croazia, invece, è stato individuato un singolo caso che riguarda un lavoratore di origine nepalese residente nel Paese da circa due anni. L’uomo si è rivolto al servizio epidemiologico di Spalato manifestando sintomi compatibili con la malattia.
Secondo quanto riferito da Bernard Kaić, responsabile del Servizio per l’epidemiologia delle malattie infettive dell’Istituto croato di sanità pubblica, il paziente è già in trattamento e tutti i contatti stretti sono sottoposti a sorveglianza medica. Anche in questo caso, le autorità parlano di situazione pienamente sotto controllo.
Cos’è la lebbra e come si manifesta
La lebbra, conosciuta anche come malattia di Hansen, è una patologia infettiva cronica causata dal batterio Mycobacterium leprae o dalla specie correlata Mycobacterium lepromatosis.
Si tratta di microrganismi a crescita molto lenta che colpiscono soprattutto:
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nervi periferici
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pelle
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mucose delle vie respiratorie
La malattia ha un decorso estremamente lungo, che può svilupparsi nell’arco di decenni. Pur non essendo generalmente mortale, se non diagnosticata e curata in tempo può causare lesioni permanenti, deformazioni e disabilità. Oggi, tuttavia, esistono terapie efficaci che consentono la completa gestione della patologia.
Rischio contagio basso, ma attenzione alta
Gli esperti ricordano che la lebbra ha una trasmissibilità limitata e richiede contatti prolungati per diffondersi. I casi segnalati in Romania e Croazia non indicano una recrudescenza della malattia in Europa, ma confermano l’importanza di sistemi di sorveglianza sanitaria efficienti e di una diagnosi precoce.
Le autorità sanitarie ribadiscono che non vi è alcun allarme per la popolazione, ma che la prudenza resta fondamentale.
di Piero Vassallo
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