Secondo l’ultimo report Istat, il reddito delle famiglie italiane nel 2024 cresce del +3% a livello nazionale. Il Sud mostra un incremento superiore alla media, pari al +3,4%, guidato da quasi tutte le regioni, tranne Molise (+2,3%) e Basilicata (+1,5%). Il Nord-Est cresce del +2,7%, il Nord-Ovest del +2,9% e il Centro si allinea al +3%.
Nonostante le percentuali, il reddito pro capite reale rivela un quadro differente: il Sud arriva a 17,8 mila euro, mentre il Centro e il Nord registrano valori più alti (rispettivamente 24 mila e 26,6 mila euro). Il divario resta significativo, con il reddito del Nord superiore di circa il 49% rispetto al Meridione.
Reddito pro capite regionale: Sicilia tra le ultime
Analizzando le singole regioni, spicca la Provincia autonoma di Bolzano con 32,7 mila euro di reddito pro capite. La Sicilia si colloca in terzultima posizione, con 17,4 mila euro, circa 15,3 mila euro in meno rispetto a Bolzano. La Calabria chiude la classifica con 16,8 mila euro. Confronti significativi: il Veneto registra 24,6 mila euro, mentre la Lombardia arriva a 28,2 mila euro, evidenziando le forti disparità territoriali tra Nord e Sud.
Pil regionale 2024: il Sud cresce ma resta indietro
Il Pil della Sicilia cresce del +1,8% nel 2024, superiore a molte altre regioni meridionali, ma il valore assoluto resta basso: il Pil passa da 106,8 a 111,7 miliardi, mentre la Lombardia cresce di quasi 14 miliardi, arrivando a 505,1 miliardi.
A livello macroterritoriale, il Pil del Mezzogiorno è pari a 490,6 miliardi, contro 1.239,6 miliardi del Nord, con una ricchezza superiore del 152,6% al Nord rispetto al Sud.
Pil pro capite: Sicilia penultima in Italia
Il Pil pro capite 2024 evidenzia lo stesso divario: 45 mila euro al Nord, 40 mila al Centro e 24,8 mila al Sud. La Provincia autonoma di Bolzano guida la classifica con 61,6 mila euro, seguita dalla Lombardia (50,4 mila euro). La Sicilia si conferma penultima con 23,3 mila euro, sopra solo alla Calabria (21,7 mila euro).
Il quadro conferma forti disparità economiche tra Nord e Sud, nonostante la crescita percentuale registrata al Meridione.
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