Nella lotta contro il covid occorre supportare psiche e benessere della mente per aiutare anche il corpo. Nasce a Palermo con questo proposito - all'interno dell’UOC di Psichiatria dell’AOU “Paolo Giaccone”, diretta dal Prof. Daniele La Barbera - il gruppo denominato “prendersi cura di chi cura”.
E' uno spazio di condivisione per aiutare i professionisti del policlinico Giaccone che in questi mesi sono stati impegnati, o lo sono ancora, a fronteggiare l’emergenza Covid. Uscire da questa esperienza può comportare conseguenze soprattutto sul piano psicologico.
Covid, l'equipe e il programma del gruppo di ascolto di palermo
Coordinato dalla Prof.ssa Erika La Cascia, della Sezione di Psicologia, Psicoterapia e Riabilitazione Psichiatrica, il gruppo offre la possibilità di condividere paure o sofferenze, sperimentando anche vissuti simili che, se esternati, possono contribuire a favorire un processo di ripresa.
A condurre il gruppo - che si svolgerà online - sarà la dott.ssa Rachele Sartorio, psicologa e psicoterapeuta dell’UOC di Psichiatria. È previsto un numero complessivo di otto incontri, uno a settimana, della durata di un’ora.
Gruppo di ascolto: come partecipare
Per partecipare gli interessati potranno inviare una mail di adesione all’indirizzo rachele.sartorio@unipa.it ; subito dopo vi forniranno la data di inizio e il link per accedere alla piattaforma in cui si svolgerà l’incontro.
Covid e psiche: molti i fattori di rischio
“Il personale sanitario impegnato in prima linea nella gestione dell’emergenza Covid- spiega il Prof. La Barbera - presenta diversi fattori di rischio in grado di minare l’equilibrio psico- fisico. L’esposizione persistente alla sofferenza e alla morte, la paura del contagio, le lunghe ore di lavoro, la fatica connessa all’uso prolungato dei DPI, la preoccupazione di poter infettare i propri cari, l’essere vittime sempre più frequentemente di episodi di violenza, possono determinare lo sviluppo di sintomi d’ansia o depressivi, sino ad arrivare in alcuni casi anche a disturbi post traumatici da stress. Sebbene medici e infermieri siano formati e capaci di fronteggiare lo stress emotivo connesso alla complessità della propria professione e del ruolo ricoperto, tuttavia, il persistere della pandemia può far saturare o vacillare le capacità di resilienza.
Covid: il benessere psicologico degli operatori non deve essere trascurato
L’obiettivo è, dunque, quello di favorire la cura del benessere psicologico degli operatori sanitari; un diritto che spesso viene trascurato o ignorato per paura del pregiudizio e dello stigma sociale presente anche in ambito sanitario. Il gruppo può diventare un luogo dove legittimare questo bisogno condiviso e sperimentare vissuti di vicinanza e somiglianza”.
Lascia una risposta