“La bonifica sta procedendo senza intoppi e siamo fiduciosi che continuerà così” dichiara il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, aggiornando sul cantiere di Monte Calvario, da decenni simbolo del rischio legato alla fluoroedenite, un minerale tossico simile all’amianto.
Il progetto, finanziato con oltre 15 milioni di euro, punta a trasformare l’ex cava in un parco urbano. Dopo le fasi burocratiche e le difficoltà iniziali, i lavori hanno portato alla demolizione dei manufatti presenti e ora si concentrano sulle pareti rocciose.
Sicurezza e controlli sulla dispersione delle fibre
Le operazioni sono costantemente monitorate da Arpa Sicilia, che esegue quotidianamente rilevazioni sulla dispersione nell’aria. “I valori sono decisamente inferiori ai limiti di tollerabilità”, spiega il sindaco, sottolineando che in passato i livelli erano spesso superiori.
Per ridurre al minimo i rischi, i rocciatori stanno applicando reti di contenimento alle pareti più esposte, così da evitare frane e dispersioni di polveri.
Le preoccupazioni dell’opposizione
Melissa Pappalardo, consigliera comunale del Partito Democratico, aveva sollevato dubbi circa l’efficacia delle tecniche adottate, in particolare sull’uso dei fog cannon per l’abbattimento delle polveri. “Il direttore dei lavori ci ha assicurato che è stato inserito un nuovo strumento più performante, ma attendiamo documenti ufficiali” afferma.
La consigliera ribadisce: “Questa bonifica deve restituire respiro a una città segnata dall’inquinamento ambientale e da troppe vittime. Continuerò a vigilare sul rispetto delle misure di sicurezza”.
di Simone Olivelli
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