La Sicilia si sta affermando come un laboratorio strategico per la blue economy innovativa e sostenibile, promuovendo la nascita di nuovi green jobs e modelli energetici basati su fonti rinnovabili. Al centro di questa trasformazione, l’eolico offshore galleggiante emerge come una delle soluzioni più promettenti per la transizione energetica italiana ed europea.
Eolico offshore galleggiante: il Mediterraneo come epicentro energetico
Il Mediterraneo, mare semichiuso e ricco di biodiversità, rappresenta un ambiente ideale per l’implementazione dell’eolico offshore galleggiante, grazie ai suoi regimi di vento favorevoli e alla profondità delle sue acque. A differenza delle tradizionali turbine fisse, la tecnologia galleggiante consente installazioni lontane dalla costa, riducendo drasticamente l’impatto visivo e ambientale.
Tra i progetti più avanzati, Med Wind, a oltre 80 km al largo di Trapani, si distingue come il più grande impianto flottante nel Mediterraneo. Sviluppato da Renexia, il parco eolico non solo produrrà energia pulita, ma contribuirà a tutelare l’ambiente marino, agendo come nursery ecologica e aiutando l’Italia a raggiungere gli obiettivi UE di protezione del 30% di mari e terre entro il 2030.
Un modello di sviluppo partecipativo e sostenibile
Il progetto Med Wind è frutto di studi ambientali approfonditi e campagne oceanografiche rigorose, realizzati in dialogo continuo con comunità locali, enti di ricerca e stakeholder. Un esempio di transizione giusta, dove la sostenibilità non si limita alla produzione di energia ma investe anche la governance del territorio e la qualità del lavoro.
Le comunità locali, storicamente escluse dai processi decisionali in ambito energetico, diventano oggi protagoniste del cambiamento: ascolto e inclusione sono gli strumenti per assicurare una crescita economica sostenibile e condivisa.
Dissalazione marina sostenibile: l’innovazione mobile per le isole minori
Un altro aspetto centrale della transizione ecologica nel Mediterraneo è l’approvvigionamento idrico. Il fenomeno della water scarcity, acuito dai cambiamenti climatici, rende urgente lo sviluppo di soluzioni sostenibili. In questo contesto si inserisce il dissalatore mobile marino sviluppato da Marnavi, una tecnologia tutta italiana che consente di produrre acqua potabile in mare aperto, riducendo impatti ambientali e paesaggistici.
Grazie a questa soluzione:
-
si evita l’installazione di ingombranti impianti fissi;
-
si risparmiano costi di costruzione e manutenzione;
-
si salvaguardano gli ecosistemi costieri;
-
si migliora la qualità dell’acqua trattata, prelevata al largo.
Una risposta efficace e flessibile per le oltre 250 isole abitate del Mediterraneo, molte delle quali già soggette a stress idrico.
Il convegno: Sicilia e Mediterraneo al centro della transizione blu
Questi temi saranno protagonisti del convegno “Sicilia e Mediterraneo. Rinnovabili, innovazione e green jobs per la blue economy”, promosso da Fondazione UniVerde e Stazione Zoologica Anton Dohrn – Napoli, con main partner Renexia ed event partner Marnavi.
Appuntamento a Roma, mercoledì 9 luglio, ore 10.30 presso la Sala Conferenze dell’Università Mercatorum (Piazza Mattei, 10) e in diretta streaming su Radio Radicale.
Interventi istituzionali e panel tematici
Dopo i saluti del Rettore Giovanni Cannata, apriranno i lavori:
-
Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente Fondazione UniVerde
-
Silvio Greco, Vicepresidente Stazione Zoologica Anton Dohrn
-
Gaetano Armao, Regione Siciliana
Due i panel tematici:
-
“Rinnovabili, innovazione e green jobs per la blue economy”, con interventi di:
-
Riccardo Toto, Direttore Generale Renexia
-
Francesco Aliberti, ex docente Univ. Napoli e consulente Marnavi
-
-
“Politiche del mare per lo sviluppo sostenibile”, con:
-
Francesco Colianni, Assessore Energia Regione Siciliana
-
Salvatore Quinci, Presidente del Libero Consorzio Comunale di Trapani
-
Paolo Boccardelli, Rettore LUISS
-
Ivana Lidia Bonaccorsi, Università di Messina
-
Gaetano Vecchio, Presidente Confindustria Sicilia
-
Modera: Antonio Cianciullo, giornalista e scrittore.
Green jobs e sviluppo economico: la Sicilia come polo di eccellenza
La spinta verso energia e acqua sostenibili è anche una straordinaria leva di sviluppo occupazionale. L’eolico offshore galleggiante richiede competenze specialistiche per tutte le fasi: progettazione, installazione, manutenzione, monitoraggio ambientale. Allo stesso modo, la cantieristica navale per la dissalazione mobile può rilanciare settori industriali strategici e creare nuovi posti di lavoro qualificati.
La Sicilia ha l’opportunità concreta di diventare un hub di formazione e occupazione nel settore della blue economy, offrendo prospettive durature per le nuove generazioni, in un equilibrio virtuoso tra innovazione, sostenibilità e valorizzazione dei territori.
(askanews)
Lascia una risposta