La Regione Siciliana ha pubblicato un avviso, finanziato con circa 13 milioni di euro del Fondo per il contrasto del consumo di suolo 2023-2027, istituito dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. L’obiettivo è contrastare il cambiamento climatico attraverso la rinaturalizzazione dei suoli degradati nelle aree urbane e nei centri abitati.
Savarino: “Così ridurremo i picchi di calore”
L’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente, Giusi Savarino, ha sottolineato i benefici attesi: “Incrementare le aree verdi e rendere permeabili zone oggi coperte da asfalto o cemento permetterà non solo di abbassare i picchi di calore, ma anche di assorbire le bombe d’acqua che i sistemi fognari non riescono a gestire. Miglioreremo così la vivibilità delle nostre città e dei piccoli centri, costruendo un futuro più sostenibile per la nostra Isola”.
“Un’opportunità straordinaria per i Comuni”
Savarino ha aggiunto: “Si tratta di una straordinaria opportunità per salvaguardare il territorio e rendere i nostri centri abitati più verdi, accoglienti e vivibili. Per stimolare la partecipazione, organizzeremo un evento con l’Anci e i rappresentanti degli enti locali per illustrare l’avviso e favorire la presentazione dei progetti”.
Cosa finanzia il bando
Il bando regionale invita Comuni, Città metropolitane e Liberi consorzi a presentare progetti per incrementare gli spazi verdi pubblici, recuperando aree degradate o con suolo deteriorato.
Gli interventi finanziabili includono:
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demolizione di manufatti edilizi;
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integrazione e arricchimento del suolo;
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piantumazione di alberi e siepi;
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creazione di orti pubblici;
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installazione di sistemi di raccolta e recupero delle acque piovane.
Vincolo di area verde inedificabile
I Comuni che beneficeranno dei fondi dovranno vincolare le aree riqualificate come “verde inedificabile a uso pubblico”, pena la perdita del finanziamento.
Modalità e tempi di presentazione
Le proposte potranno essere inviate al Dipartimento regionale Ambiente entro 60 giorni dalla pubblicazione dell’avviso sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana.
Il percorso di valutazione prevede:
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esame tecnico da parte dell’Autorità di bacino;
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successiva verifica del Mase sulla rilevanza ambientale dei progetti;
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assegnazione dei fondi in base a una graduatoria nazionale stilata dal ministero.
di Edoardo Ullo
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