33 anni dalla strage di Capaci: il Paese si ferma per ricordare Falcone e le vittime

33 anni dalla strage di Capaci: il Paese si ferma per ricordare Falcone e le vittime

33 anni dalla strage di Capaci: il Paese si ferma per ricordare Falcone e le vittime

Il 23 maggio 1992, alle 17:58, una violenta esplosione sull’autostrada A29, nei pressi dello svincolo di Capaci, spazzò via le vite del giudice Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca Morvillo e degli agenti della scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo.
Un attentato mafioso che sconvolse il Paese, lasciando una ferita ancora aperta nella coscienza civile dell’Italia.

17:58: il minuto che ogni anno ferma il tempo

Da 33 anni, quel minuto – il cinquantottesimo dopo le 17 – non è più un semplice orario. È un momento che blocca il respiro, sospende i pensieri, fa riemergere il dolore e, paradossalmente, restituisce speranza.
È il tempo del ricordo, della memoria collettiva, della consapevolezza di quanto la lotta alla mafia sia ancora una sfida viva e necessaria.

Palermo si stringe nel ricordo: eventi e cerimonie

Anche oggi, Palermo celebra il ricordo delle vittime della strage con una serie di appuntamenti commemorativi. Il cuore della giornata sarà la cerimonia presso il simbolico Albero Falcone in via Notarbartolo, proprio di fronte alla casa del magistrato.

Il Museo del Presente e l’omaggio delle istituzioni

La giornata si è aperta alle 9:30 con l’accoglienza delle autorità istituzionali, degli studenti e degli ospiti presso Palazzo Jung, dove la Fondazione Falcone ha inaugurato il Museo del Presente, uno spazio dedicato alla memoria di Falcone e Borsellino.
Attesi, tra gli altri, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il ministro della Giustizia Carlo Nordio.

Alle 17: il ricordo davanti all’Albero Falcone

Nel pomeriggio, alle 16:00, è previsto il sit-in davanti all’Albero Falcone. Alle 17:00 prenderà la parola Maria Falcone, sorella del giudice e presidente della Fondazione Falcone.
Subito dopo, alle 17:30, l’ex magistrato e presidente del Senato Piero Grasso leggerà i nomi delle vittime delle stragi di Capaci e via D’Amelio.
Alle 17:58, il trombettiere della Polizia suonerà il silenzio, nell’esatto momento dell’esplosione.

Le scuole protagoniste della memoria

Come ogni anno, protagonisti della giornata sono anche gli studenti, perché – come ricorda la Fondazione Falcone – “è a loro che dobbiamo consegnare il futuro, libero dalle mafie”.
Alle 9:00 ha preso il via l’iniziativa “Tribunale chiama scuola”, organizzata dall’Ordine degli Avvocati, dall’Associazione Nazionale Magistrati e dalla Rete per la Cultura Antimafia nella Scuola. Previsti momenti di lettura, riflessione e commemorazione solenne.

Un docufilm per tutte le scuole italiane

Il Ministero dell’Istruzione, in collaborazione con l’Università degli Studi di Palermo, ha messo a disposizione di tutte le scuole italiane il docufilm “Falcone e Borsellino – Il fuoco della memoria”, realizzato dal Dipartimento DEMS all’interno del progetto “Officina UNIPA per la Legalità e il Contrasto alle Mafie”.
Un racconto corale, intenso e commovente, che ricostruisce le vite e l’impegno di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e Paolo Borsellino attraverso le testimonianze di familiari, colleghi, giornalisti, docenti e studenti.

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