Il Consiglio comunale di Catania ha espresso parere positivo sulla delibera relativa al Piano regolatore portuale (Prp) proposto dall’Autorità di Sistema della Sicilia orientale. Con 23 voti favorevoli, 2 contrari e un’astensione, l’aula ha approvato il documento che, nei prossimi anni, porterà a un ampliamento dell’infrastruttura e a una significativa trasformazione dell’area portuale.
Un lungo dibattito tra modifiche e proposte
La decisione è arrivata al termine di una seduta fiume di oltre due ore, che ha fatto seguito alla discussione già avviata giovedì mattina. Il confronto si è concentrato su alcuni aspetti chiave del Prp, in particolare:
- La quantità di cemento prevista, ridotta quasi della metà rispetto alla proposta iniziale grazie alla delibera dell’amministrazione.
- Gli interventi nella zona a Sud, in corrispondenza del torrente Acquicella.
- Le opere previste a Nord, che potrebbero compromettere la scogliera dell’Armisi, nell’area costiera sotto la Stazione.
Per salvaguardare questi elementi, maggioranza e opposizione hanno presentato numerosi emendamenti, alcuni dei quali sono stati accolti dall’amministrazione comunale. Tra le modifiche approvate, quelle volte a tutelare la foce del fiume, promuovendo una possibile rinaturalizzazione, e a preservare la costa sabbiosa della Plaia e la sua balneabilità.
Le criticità sollevate in aula
Particolare attenzione è stata posta sulla tutela della zona nord, con proposte volte a limitare eventuali interventi solo alle aree già antropizzate, salvaguardando così l’Armisi e le colate laviche che la caratterizzano. Su questo punto è intervenuto il consigliere del Partito Democratico, Damien Bonaccorsi, sottolineando come l’Autorità portuale non abbia alcuna competenza sull’Armisi, poiché l’area non rientra nel sedime portuale. Lo stesso discorso, ha aggiunto, vale per la foce del torrente Acquicella, dove eventuali interventi sarebbero contrari alla legge.
Due visioni opposte sul futuro del porto
Il dibattito ha evidenziato una netta divisione tra le forze politiche:
- Per il centrodestra, il porto rappresenta un’infrastruttura strategica e imprescindibile per lo sviluppo della città.
- Per l’opposizione e parte del pubblico presente in aula, invece, il progetto comporterà un eccessivo consumo di suolo e opere invasive che rischiano di stravolgere il volto di Catania.
Una posizione ambigua è stata assunta dal Movimento per l’Autonomia, che ha deciso di defilarsi: in aula era presente solo il presidente del Consiglio, Sebastiano Anastasi, mentre il gruppo aveva precedentemente inviato una nota dai toni critici per chiedere chiarimenti sulla delibera.
L'approvazione e i prossimi passi
Dopo oltre tre ore di discussione e l’approvazione di tutti gli emendamenti – alcuni dei quali fatti propri dall’amministrazione – il Consiglio comunale ha dato il via libera al Piano regolatore portuale. Tuttavia, il progetto dovrà ancora superare ulteriori passaggi burocratici prima di diventare operativo.
Come sottolineato dal capogruppo del PD, Maurizio Caserta, l’approvazione della delibera non inciderà direttamente sulle decisioni dell’Autorità portuale: "Avremmo potuto avanzare delle mozioni, ma la sostanza del piano resta quella delineata dall’Autorità di Sistema".
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