Catania, maxi sequestro alimentare a piazza Europa: Codacons chiede i nomi dei locali sanzionati

Catania, maxi sequestro alimentare a piazza Europa: Codacons chiede i nomi dei locali sanzionati

Catania, maxi sequestro alimentare a piazza Europa: Codacons chiede i nomi dei locali sanzionati

Controlli straordinari nella zona di piazza Europa a Catania hanno portato alla luce una situazione allarmante: 190 chili di alimenti scaduti, ammuffiti o privi di tracciabilità, e 6 chili di carne e pesce non idonei al consumo umano sono stati sequestrati e distrutti.

Il Codacons esprime “massimo plauso” al Questore di Catania e alle forze dell’ordine coinvolte nell’operazione, che ha visto in campo Polizia di Stato, Polizia Locale, ASP, Spresal, Ispettorato del Lavoro e Corpo Forestale.

Gravi irregolarità igienico-sanitarie e lavoratori non regolarizzati

Oltre al sequestro degli alimenti, i controlli hanno evidenziato:

  • Gravi carenze igienico-sanitarie

  • Violazioni in materia di sicurezza sul lavoro

  • Presenza di lavoratori non in regola

Per il Codacons, si tratta di una vicenda di estrema gravità che tocca la salute pubblica e i diritti dei consumatori. Per questo motivo, l’associazione propone di candidare la task force interforze al Premio Nazionale “Amico del Consumatore”.

Il Codacons: “I cittadini devono sapere quali locali sono stati sanzionati”

“È inaccettabile che chi ha consumato un pasto con alimenti avariati non sia messo nelle condizioni di sapere dove sia avvenuto”, dichiara il Codacons. Secondo l’associazione, trasparenza e diritto all’informazione sono imprescindibili, specialmente quando si parla di sicurezza alimentare. “I cittadini hanno il diritto di conoscere i nomi dei locali in cui sono state riscontrate violazioni tanto gravi. Solo così si tutela davvero la salute e si scoraggiano comportamenti irresponsabili”.

Appello ai consumatori: segnalate sintomi o situazioni sospette

Il Codacons invita chiunque abbia consumato cibo nella zona di piazza Europa a segnalare eventuali sintomi o situazioni sospette. L’associazione si dice pronta a offrire assistenza e supporto legale.

Infine, sottolinea che chi mette a rischio la salute pubblica non dovrebbe più poter esercitare attività commerciale. “Chi dimostra disprezzo per la legge e per i cittadini non può continuare a operare indisturbato”.

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