Con 781 voti su 809, l’Assemblea sinodale della Cei ha approvato il documento di sintesi “Lievito di pace e di speranza”, discusso e votato sabato 25 ottobre. Il testo, che raccoglie emendamenti già emersi nella precedente Assemblea, è stato definito come un passo verso “una Chiesa in cammino, in ascolto, senza pretese di superiorità, ma con la sola preoccupazione di accogliere il Vangelo e annunciarlo al mondo”.

Alla votazione hanno preso parte vescovi, delegati diocesani e invitati, confermando l’ampia condivisione sul documento.

Apertura verso persone Lgbt+, donne e divorziati

Durante i lavori, la teologa Sabina Chialà ha sottolineato l’importanza di un percorso di trasformazione reale: “I passi, quando sono veri, trasformano. Non si può camminare restando gli stessi”. Nel documento approvato, la Cei riconosce le criticità negli abusi verso donne e minori, invitando a superare “resistenze e dinamiche sedimentate” e a garantire la piena tutela delle persone vulnerabili.

Ampia apertura anche verso la comunità Lgbtqa+, incoraggiando le Chiese locali a superare ogni atteggiamento discriminatorio e a “promuovere il riconoscimento e l’accompagnamento delle persone omoaffettive e transgender e dei loro genitori, che già appartengono alla comunità cristiana”.

Viene inoltre ribadita la necessità di maggiore vicinanza alle persone divorziate o conviventi, spesso “ai margini della vita ecclesiale e sacramentale”.

Zuppi: “Ora compito dei pastori dare corpo alle parole”

Il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Cei, ha spiegato che, dopo l’approvazione, il compito passa ora ai pastori: “È ora compito dei Pastori assumere tutto, individuare priorità, coinvolgere forze vecchie e nuove per dare corpo alle parole”. Zuppi ha annunciato che la prossima Assemblea Generale avrà come tema portante proprio la discussione e l’attuazione del documento “Lievito di pace e di speranza”.