
Compravendita di cittadinanza a Catania, arresti
La Polizia di Catania ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un comitato d'affari, a carattere transnazionale, che, secondo l'accusa, gestiva la compravendita della cittadinanza italiana, con il sistema del cosiddetto "iure sanguinis", in favore di cittadini brasiliani.
Tra i destinatari del provvedimento figurano anche dei dipendenti del Comune di Catania.
L'inchiesta, denominata "Tudo incluido", si basa su indagini della Squadra mobile ed è coordinata dalla Procura distrettuale etnea.
I reati ipotizzati, a vario titolo, sono associazione per delinquere, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, aggravato dalla transnazionalità e dal fine del profitto, corruzione e falso in atto pubblico.
Filmata la corruzione degli impiegati infedeli
Quello che per la Procura è una prova dello "scambio dell'utilità incassata da dipendenti pubblici in cambio dei favori resi nell'espletamento delle loro mansioni" è stata ripresa dalla Polizia con una telecamera nascosta nell'ufficio Cittadinanze del Comune di Catania, che agli atti dell'inchiesta.
Nel video, un uomo dice a una donna seduta dietro a una scrivania "ho due notizie: una buona e l'altra antipatica. La prima è che ne sono venuti cinque, la cattiva è che rompono prima di arrivare…".
La donna replica che "…è dal primo momento… all'epoca quando ha cominciato, mi ha detto 'no la pulizia deve essere fatta, la casa pulita…'" ma "il cambio della biancheria se lo fanno loro…".
Nel video si vede l'uomo che prende il suo portafogli e chiede alla donna "625 euro… giusto?" prima di consegnarle qualcosa che lei posa nella sua borsa.
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