L’estate 2025 è ormai alle porte e la Sicilia si prepara ad accogliere migliaia di turisti da ogni parte del mondo. La più grande isola del Mediterraneo continua a esercitare un grande fascino, ma deve fare i conti con un fenomeno sempre più evidente: il progressivo aumento delle temperature e la tropicalizzazione del clima.
Ondate di calore sempre più frequenti
Negli ultimi anni la Sicilia ha registrato temperature ben oltre la media stagionale. Ogni estate, l’isola affronta ondate di calore sempre più intense, spesso accompagnate da forti venti che alimentano incendi devastanti. Le conseguenze sono gravi: foreste distrutte, abitazioni minacciate, infrastrutture danneggiate e frequenti blackout elettrici e idrici che colpiscono i cittadini, specialmente nei comuni interni.
Non sono rari, durante le giornate estive, picchi fino a 50 °C o temperature superiori ai 30 °C già nelle prime ore del mattino. A soffrire maggiormente sono anziani e persone fragili, per i quali il condizionatore rappresenta spesso l’unico sollievo, ma anche un costo elevato in bolletta.
Caldo estremo in Sicilia: i precedenti storici
Le emergenze legate al caldo non sono una novità per la Sicilia. Già nel 1962, la base di Sigonella registrò 46,7 °C. Nel tempo, eventi simili sono diventati sempre più frequenti. Particolarmente critica fu l’estate del 2023: tra il 14 e il 27 luglio, l’isola fu colpita da una delle ondate più roventi mai registrate.
Blackout diffusi, razionamenti d’acqua, incendi e temperature vicine ai 50 °C misero a dura prova la popolazione. I comuni interni, lontani dal mare, risultano i più vulnerabili. Catenanuova (EN) detenne per anni il record europeo con 48,5 °C nel 1999, superato nel 2021 da Floridia (SR) con ben 48,8 °C.
Le misure di prevenzione attivate in Sicilia
Per far fronte a questa emergenza climatica, le istituzioni nazionali e regionali hanno messo in campo misure strutturate di prevenzione. Dal 2004 è attivo il Sistema nazionale di sorveglianza e allerta per le ondate di calore, operativo in 34 città italiane, tra cui Palermo, Catania e Messina.
Questo sistema raccoglie e diffonde le informazioni sugli effetti del caldo sulla salute, identifica le condizioni di rischio per la popolazione e suggerisce interventi mirati per mitigarne gli impatti. Le linee guida vengono integrate nei servizi locali già esistenti, soprattutto per l’assistenza agli anziani, in collaborazione tra sanità e servizi sociali.
Conclusione
L’emergenza caldo in Sicilia non è più un’eccezione, ma una sfida da affrontare con pianificazione e consapevolezza. Mentre l’isola si prepara a vivere un’altra estate di grande affluenza turistica, resta prioritario tutelare la salute dei cittadini e migliorare la resilienza del territorio alle ondate estreme di calore.
2 Commenti
Ti ci fa a stanze a chi?il corrotto con il motore davanti al cancello!
Oggi fa veramente caldo, sembra estate.
Il forzista cialtrone
E ‘ arrivata l’estate.