Nel giro di 48 ore dalla tragedia, la morte di Simona Cinà, studentessa e pallavolista di 20 anni, ha generato un’ondata di teorie e notizie infondate. A fare chiarezza è ora la Procura di Termini Imerese, che conduce le indagini sul decesso avvenuto durante una festa di laurea a Bagheria.
Gli accertamenti in corso
Il corpo di Simona è stato ritrovato intorno alle 4 del mattino sul fondo della piscina, in una zona poco illuminata e distante da bar e consolle. Alcuni partecipanti avrebbero tentato di salvarla prima dell’arrivo del 118, che ha potuto solo constatare il decesso intorno alle 5.
Oggi sono previste analisi radiologiche, mentre l’autopsia si terrà giovedì.
Vestiti sequestrati, nessuna scena alterata
Uno dei punti discussi è legato ai vestiti della ragazza, non trovati dai familiari. La Procura ha chiarito che sono stati sequestrati per gli accertamenti.
Smentita anche la notizia secondo cui non sarebbero stati trovati segni della festa: nei pressi della piscina erano presenti bicchieri e bottiglie. Le autorità precisano che nessuna alterazione della scena è stata riscontrata e che tutti i presenti si sono mostrati collaborativi.
Le indagini continuano
La Procura ribadisce che ogni elemento utile sarà approfondito, ma al momento non ci sono indizi di manomissioni o depistaggi. L’obiettivo è fare piena luce su quanto accaduto, nel rispetto del dolore della famiglia e della verità.
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