Alle loro spalle, una celebre frase di Winston Churchill, di fronte, una platea di ragazzi. Questa mattina, all'auditorium del Gonzaga, i candidati sindaco c'erano quasi tutti.
Rita Barbera, Francesca Donato, Fabrizio Ferrandelli, Roberto Lagalla, Ciro Lomonte e Franco Miceli. Unica sedia vuota quella di Giuseppe Catalano. In scena un confronto diretto dai ragazzi del campus.
I candidati
A causa di impegni concomitanti, poco dopo l'inizio, Rita Barbera, lascia la platea: «Ci tenevo lo stesso ad esserci perché è proprio da voi giovani che dobbiamo ripartire – afferma l'ex direttrice dell'Ucciardone - Questa purtroppo non è una città costruita per i giovani ma neanche per adulti, donne e anziani. Il cambiamento reale deve partire proprio da una nuova visione urbanistica che cambi completamente la sua impostazione soprattutto sul piano degli obiettivi da portare avanti. I giovani devono ritornare ad avere fiducia in chi deve rappresentarli con una politica pulita e trasparente».
Le parole
Dopo un primo giro di presentazioni, a prendere la parola sono gli studenti. «Una volta diventati sindaci - chiede Claudia D'Amore – avete pensato a forme di integrazione e di partecipazione dei giovani dentro la macchina comunale?». A rispondere per prima è l'eurodeputata Francesca Donato, in un alternarsi di interventi tra i diversi candidati, sempre nello stesso ordine.
«Penso che alla base di tutto – afferma Donato - il focus principale su cui concentrarsi sia il lavoro che dobbiamo ritornare a garantire ai giovani. I giovani devono partecipare alla vita attiva della città attraverso l'organizzazione di tavoli tematici strutturali di confronto». «Per i giovani abbiamo negli anni potenziato molti aspetti organizzativi di tipo universitario - prosegue Roberto Lagalla -. Una chiave vincente è quella degli investimenti internazionali».
Gli argomenti
Diversi i temi d'interesse portati all'attenzione dei cinque politici in sala: dalla lotta alla mafia al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Si ritorna su argomenti già emersi durante l'incontro organizzato al Garibaldi, come il coinvolgimento dei giovani nella vita politica della città e gli interventi previsti in materia di edilizia scolastica. Sopra il pianoforte un'iPad avvia il conto alla rovescia. Questa volta i minuti a disposizione dei candidati sono tre.
«I giovani meritano la giusta attenzione - afferma l'architetto Ciro Lomonte - proprio per questo occorre creare un gruppo di lavoro. Bisogna finalmente avere il coraggio e la capacità di valorizzare soprattutto le nuove generazioni affinché non vadano fuori dall'Isola». Segue Miceli: «Dobbiamo ripensare la nostra città per riuscire a fare sistema facendo emergere tutte le capacità, l'originalità e la creatività. Rompere il modello del passato significa puntare verso forme di decentramento di potere valorizzando risorse, uomini e strumenti».
A concludere il giro di risposte è il candidato più giovane: «I giovani devono riuscire a rappresentarsi da sé diventando parte attiva senza bisogno di essere rappresentati da noi adulti - afferma Fabrizio Ferrandelli - noi abbiamo creato la lista under 25 rompi il sistema e vorremmo realizzare una piattaforma InformaGiovani, così come già esiste a Milano, in grado di fare conoscere tutte le opportunità di lavoro ma anche sociali e culturali che ci sono nel territorio».
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