Le condizioni cliniche di Papa Francesco, ricoverato al Policlinico Gemelli dal 14 febbraio per una polmonite bilaterale, si sono mantenute stabili nella giornata di ieri. Dopo i due episodi di broncospasmo registrati il giorno precedente, il Pontefice non ha manifestato nuove difficoltà respiratorie.
Il bollettino medico serale ha confermato che il Papa è rimasto apiretico, vigile, collaborante alle terapie e perfettamente orientato. Inoltre, come previsto, nella notte è stata ripresa la ventilazione meccanica non invasiva tramite maschera per l’ossigeno, prolungata fino a questa mattina. La prognosi resta riservata.
Un’assenza che richiama il passato
A causa del ricovero, Papa Francesco non potrà presiedere il rito del Mercoledì delle Ceneri, che segna l’inizio della Quaresima. Un’assenza che riporta alla mente un precedente storico: esattamente vent’anni fa, nel 2005, anche San Giovanni Paolo II fu costretto a rinunciare alla celebrazione a causa di un ricovero nello stesso ospedale.
All’epoca, il Pontefice polacco, entrato al Gemelli circa una settimana prima, seguì la funzione dalla sua stanza, mentre la celebrazione della Parola nella Basilica Vaticana fu guidata dal cardinale James Francis Stafford. Domani, nella Chiesa di Santa Sabina, il cardinale Angelo De Donatis, attuale Penitenziere Maggiore, sostituirà Papa Francesco nel rito liturgico.
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