Uno dei monumenti più iconici della Sicilia, Palazzo Reale a Palermo, si prepara a una nuova stagione di splendore. Grazie a un finanziamento dell’Assemblea Regionale Siciliana (Ars), partiranno i lavori di restauro e recupero delle facciate esterne del complesso monumentale, dichiarato Patrimonio dell’Umanità Unesco nel 2015 come parte del sito seriale “Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale”.
Un intervento per restituire valore a un patrimonio unico
Il progetto, affidato al Consorzio Stabile Campano Research, punta a preservare e valorizzare uno dei palazzi reali più antichi d’Europa, ancora oggi sede dell’Assemblea Regionale Siciliana. L’intervento interessa i prospetti che si affacciano su piazza Indipendenza e via del Bastione, in un’area compresa tra la Sala d’Ercole – cuore dell’attività parlamentare – e il bastione ovest del complesso.
Le operazioni di restauro coinvolgeranno circa 4.000 metri quadrati di superfici, con lavori di pulitura, consolidamento e recupero degli elementi architettonici e decorativi fino a 28 metri di altezza. Obiettivo principale è riportare alla luce i colori e i dettagli originari del palazzo, migliorando al tempo stesso la sicurezza e la durabilità delle strutture.
Il significato culturale e simbolico del restauro
Il Palazzo dei Normanni non è soltanto un edificio storico, ma un simbolo della continuità istituzionale e culturale della Sicilia. Ospita infatti la Sala d’Ercole, sede ufficiale dei lavori parlamentari, e conserva secoli di stratificazioni artistiche, dalle architetture arabo-normanne ai decori barocchi. Il restauro vuole dunque essere un investimento sulla memoria e sull’identità del territorio, con ricadute positive anche sul piano turistico e culturale. Un Palazzo Reale rinnovato potrà accogliere al meglio visitatori e cittadini, diventando un punto di riferimento per la promozione del patrimonio storico dell’Isola.
Tempi e finalità dell’intervento
I lavori, della durata prevista di 560 giorni, si concentreranno sulle facciate più esposte agli agenti atmosferici e su quelle di maggiore pregio architettonico. L’obiettivo finale è mantenere intatta la memoria storica del sito, garantendo al contempo la conservazione e la fruibilità di uno dei luoghi più rappresentativi del capoluogo siciliano.
di Simone Olivelli
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