Rivoluzione Catania-Gela, tre progetti Anas per il nuovo collegamento

Rivoluzione Catania-Gela, tre progetti Anas per il nuovo collegamento

Rivoluzione Catania-Gela, tre progetti Anas per il nuovo collegamento

L'Anas ha trasmesso al Ministero dei Trasporti le tre proposte progettuali per la messa in sicurezza e la modernizzazione della viabilità a sud-ovest di Catania, lungo i primi 35 chilometri della Strada Statale 417 (Calatina) e della Statale 192 (Valle del Dittaino), arterie chiave per il collegamento con il capoluogo etneo.

Un progetto strategico per lo sviluppo infrastrutturale della Sicilia

L'intervento punta a realizzare un collegamento strategico tra le province di Caltanissetta (Gela), Catania (Caltagirone) e Ragusa, integrandosi con le principali infrastrutture di mobilità: l’aeroporto di Fontanarossa (in fase di ampliamento per voli intercontinentali), il porto commerciale e lo snodo ferroviario. Il completamento dell'opera è previsto entro il 2030.

Sicurezza stradale: priorità assoluta del progetto

Elemento centrale del progetto è la messa in sicurezza della tratta, caratterizzata da un tasso di incidenti superiore alla media nazionale, soprattutto nel tratto tra i chilometri 40 e 70 della Catania-Gela, dove si concentra oltre il 60% degli incidenti mortali. Le criticità maggiori sono rappresentate dai numerosi accessi laterali, dall’orografia complessa e dal rischio idrogeologico legato ai fiumi Simeto, Dittaino e Gornalunga.

Tre proposte alternative per il nuovo tracciato

Alternativa 1: il tracciato a sud (costo stimato 1,417 miliardi di euro)

Prevede la costruzione di un nuovo "corridoio infrastrutturale" parallelo all’attuale asse, mantenendo però quest’ultimo per la viabilità locale. Per superare le criticità idrauliche, sono previsti numerosi viadotti per bypassare le zone esondabili dei tre fiumi principali. Questa soluzione, però, risulta la più costosa per via delle numerose opere d’arte necessarie.

Alternativa 2: tracciato più a nord, fuori dalle aree idrauliche critiche

Questa variante, più distante dalle aree di esondazione, punta a ridurre il numero dei viadotti e i costi complessivi, prevedendo anche l'innesto diretto con l’autostrada Palermo-Catania (A19), consentendo di decongestionare la rete locale. Il costo stimato è di circa 848,5 milioni di euro, per circa 34 km di nuovo tracciato extraurbano secondario, con 5 viadotti e 8 svincoli.

Alternativa 3: la soluzione economicamente più vantaggiosa (423 milioni di euro)

Questa ipotesi propone un tracciato parzialmente sovrapposto ai primi 17 km dell'Alternativa 2, con connessione diretta alla A19 Palermo-Catania e utilizzo di un tratto autostradale esistente lungo 15 km fino alla Tangenziale di Catania. La soluzione offre:

  • Consumo ridotto di suolo

  • Costi contenuti

  • Maggiore riserva di capacità per il traffico futuro

  • Compatibilità con le esigenze logistiche e territoriali

Un'opera inserita nella programmazione nazionale e regionale

L’intervento, già presente nel Contratto di Programma Anas-Ministero dei Trasporti 2016-2020, è stato incluso anche nella pianificazione regionale tramite l’Accordo di Programma Quadro Rafforzato (2021) e nel Piano Sviluppo e Coesione 2023. Si tratta di un’opera strategica per lo sviluppo socio-economico e per la sicurezza della rete viaria siciliana.

risuser

Lascia una risposta

Chiusi
Chiusi

Inserisci il tuo username o il tuo indirizzo email. Riceverai via email un link per creare una nuova password.

Chiusi

Chiusi