L’indagine che coinvolge l’ex presidente della Regione Totò Cuffaro si arricchisce di ulteriori sviluppi. Nelle ultime ore, infatti, sono emerse nuove intercettazioni depositate nell’ambito dell’appello presentato dalla Procura di Palermo contro la decisione del gip sui 17 arresti legati al filone sanità e appalti.
Le carte, già al vaglio dei magistrati, chiamano in causa anche altri esponenti della politica regionale, sia del passato sia dell’attuale legislatura.
Il presunto incontro tra Cuffaro ed Elvira Amata
Tra i passaggi più significativi figura un riferimento a un presunto incontro avvenuto nel gennaio 2024 nell’abitazione di Totò Cuffaro, al quale avrebbe partecipato anche l’assessore regionale al Turismo Elvira Amata. Nelle intercettazioni compare inoltre il nome di Alessandro Caltagirone, ex manager dell’Asp, per il quale nelle scorse settimane il giudice per le indagini preliminari aveva respinto la richiesta di custodia cautelare avanzata dall’accusa.
La nomina all’Asp di Siracusa e il ruolo della politica
Secondo l’ipotesi investigativa dei pubblici ministeri, la scelta di Alessandro Caltagirone alla guida dell’Asp di Siracusa sarebbe maturata in un contesto di equilibri politici e relazioni di fiducia. L’obiettivo, sempre secondo l’accusa, sarebbe stato quello di collocare un dirigente ritenuto vicino ai vertici regionali in un ruolo strategico, capace di incidere su appalti e gestione sanitaria.
Le intercettazioni attribuite all’assessore Amata
Tra le conversazioni riportate negli atti, una intercettazione attribuita a Elvira Amata farebbe riferimento a contatti diretti per favorire l’inserimento di Caltagirone nella terna dei candidati: «Infilarlo appunto nella terna… parlerò con Schifani», si legge in uno dei passaggi. «Considerato che si parla di terna e di interlocuzione con un rettore è chiaro che il presidente è quello che ha più peso specifico».
In un altro frammento, l’assessore evidenzierebbe la necessità di un intervento politico diretto: «Se però l’intervento si deve fare… qualcuno ci deve parlare, cioè io ci parlo».
Un’inchiesta ancora in evoluzione
Le nuove intercettazioni rafforzano il quadro investigativo delineato dalla Procura, che continua a ricostruire dinamiche decisionali e rapporti di influenza all’interno della sanità siciliana. L’inchiesta resta aperta e ulteriori sviluppi sono attesi nelle prossime settimane.
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