Sottomarino avvistato nello stretto di Messina

Sottomarino avvistato nello stretto di Messina

Sottomarino avvistato nello stretto di Messina

Un sommergibile nello Stretto di Messina. Venti di guerra ancora sulla Sicilia, con un nuovo avvistamento che non solo ha incuriosito, ma anche preoccupato.

Sottomarino nello Stretto di Messina, l'avvistamento e l'avviso

Il sottomarino è stato notato dopo la pubblicazione sui social di una foto di Rino Labate. Nei giorni scorsi, la Capitaneria di Porto – Autorità Marittima dello Stretto di Messina ha comunicato che “nel periodo compreso dalle ore 02.01 di oggi, sino alle 01.59 di venerdì 27 maggio, l’area dello Stretto sarà interessata da un sommergibile che effettuerà la navigazione in immersione. Le coordinate sono: A. 38°20,000’N-015°30,000’E; B. 38°20,000’N-015°26,000’E; C. 39°00,000’N-015°26,000’E; D. 39°00,000’N-015°30,000’E. Per tale ragione navi e natanti in navigazione in quella zona di mare, nelle ore e nei giorni indicati in premessa, dovranno svolgere la navigazione con cautela, prestando la massima attenzione ai fini della sicurezza della navigazione e della salvaguardia della vita umana in mare”.

Sottomarino sullo Stretto di Messina, il precedente

Secondo alcune fonti, non ufficiali ma certamente attendibili, un sottomarino nucleare russo si troverebbe nel Mediterraneo, non lontano alle coste della Sicilia. La notizia proviene da CovertShores, testata che si occupa di tematiche militari navali.

La rivelazione

il sottomarino non viaggerebbe in solitaria, bensì in compagnia di una flotta ben “armata”. Il sottomarino nucleare (precisiamolo: chiamato così per il motore a fissione e non per la presenza di missili nucleari a bordo) potrebbe essere quello conosciuto con il nome “Squalo”, cioè un battello d’attacco classe Akula lungo 110 metri e privo di missili con testata atomica.

Ci sono, sempre secondo la fonte sopra citata, almeno 10 mezzi militari navali nel Mediterraneo, alcuni più vicini alle coste siciliane di altri, come il sottomarino Squalo.

L’ipotesi più gettonata è che i russi stiano monitorando le operazioni dei membri Nato, che in questi giorni era impegnata in esercitazioni a largo del porto di Taranto con tre portaerei: Truman, Charles De Gaulle e Cavour.

Il retroscena

I mari del sud della Sicilia sono considerati, per il momento, “zona pericolosa”, visto che da oltre due mesi nel Mediterraneo orientale, ci sono navi e sottomarini russi. E poi quelli dei Paesi Nato, dalla Francia, dalla stessa Italia.

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