Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, avverte l’Occidente che, sebbene le sanzioni contro la Russia stiano dando risultati, queste non sono ancora sufficienti e commisurate all’aggressione subita dall’Ucraina.
Blocco importazioni gas e petrolio da Russia
Il nodo rimane quello del blocco alle importazioni di gas e petrolio dalla Russia. Il segretario del Pd Enrico Letta continua a premere in questa direzione, ma incontra lo scetticismo delle altre forze politiche, di maggioranza e non solo. Per la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, l’Italia rischierebbe un “suicidio economico” nel caso procedesse allo stop alle importazioni.
Draghi: “L’Italia seguirà le decisioni dell’Ue”
Dal premier Draghi arriva, tuttavia, una prima apertura: “Noi seguiremo le decisioni della Ue” sulle ulteriori sanzioni da imporre alla Russia, “se ci propongono l’embargo sul gas, noi saremo ben contenti di seguire la Ue su questo strumento” perché “vogliamo lo strumento più efficace per permettere una pace”.
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Dal Parlamento europeo arriva l’ok allo stop delle importazioni
Via libera – nel frattempo – del Parlamento europeo alla risoluzione di maggioranza che chiede più sanzioni contro la Russia, includendo l’import di energia. La risoluzione è stata approvata con 513, 19 astensioni e 22 contrari. In corso di votazione è stato approvato un emendamento presentato da Ppe, S&D, Renew, Greens e Ecr che chiede “un totale e immediato embargo su gas, petrolio e carboni russi” e “l’abbandono dell’utilizzo dei gasdotti Nordstream 1 e 2”. Il voto è stato accolto dall’applauso dell’assemblea. “Colleghi, questo è un momento significativo, la nostra posizione è chiara”, ha sottolineato la presidente del Pe Roberta Metsola.
A rischio la produzione industriale
Le conseguenze peggiori si avrebbero soprattutto per la produzione industriale, costretta a un rallentamento forzato sia per l’impennata dei prezzi che per l’indisponibilità fisica di gas: un report del governo parla di un calo dell’output della manifattura italiana nell’ordine del 25% che equivale a una settimana di chiusura al mese.
Le conseguenze per i consumatori
E per i consumatori? Quali le conseguenze? Secondo quanto dichiarato da Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia e professore di economia all’Università di Bologna, intervistato da “Il Messaggero”, i prezzi esploderebbero “visto che lo stop sarebbe da tutta l’Europa. Il gas supererebbe i 300 euro per megawattora e si aggiungerebbe il carburante: si rischia la benzina a 3 euro con il petrolio tra 200 e 300 dollari al barile. L’inflazione andrebbe ben oltre il 14%. Non possiamo farci così male. La scelta è politica, ma dobbiamo conoscerne il prezzo“.
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