La variante Delta si sta diffondendo in Italia con un ritmo esponenziale: dall'1% rilevato il 18 maggio scorso dall'Istituto Superiore di Sanità, a metà giugno aveva raggiunto il 3,4% per salire al 9% pochi giorni dopo. Ciò solo sulla base delle sequenze depositate nella banca dati internazionale Gisaid ed elaborati dagli informatici del Ceinge.
I dati depositati ieri sera dal Piano di sorveglianza genomica della Regione Campania mostrano un incremento fino al 25%. Lo ha detto all'ANSA il presidente del Ceinge-Biotecnologie Avanzate di Napoli, Pietro Forestieri.
"Il quadro che emerge solo da questi dati, peraltro parziali, è preoccupante - ha osservato - considerando che dobbiamo aspettarci numeri progressivamente e costantemente più alti, con il deposito di ulteriori virus sequenziati".
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