Bonus auto elettriche 2025: al via il click day, ma il Codacons denuncia una falla nelle regole Fua

Bonus auto elettriche 2025: al via il click day, ma il Codacons denuncia una falla nelle regole Fua

Bonus auto elettriche 2025: al via il click day, ma il Codacons denuncia una falla nelle regole Fua

Parte oggi, mercoledì 22 ottobre 2025, il click day per la presentazione delle domande relative al bonus auto elettriche 2025. Dalle ore 12 è possibile accedere allo sportello online ufficiale per richiedere gli incentivi destinati a cittadini e microimprese, con l’obiettivo di rinnovare il parco veicoli privati e commerciali leggeri attraverso l’acquisto di auto elettriche di nuova generazione.

L’iniziativa, finanziata con fondi del Pnrr, è parte del piano nazionale per la transizione verso una mobilità a zero emissioni. L’intervento si affianca agli investimenti per la realizzazione di infrastrutture di ricarica elettrica, sostenendo chi sceglie di sostituire veicoli inquinanti con mezzi ecologici.

Come presentare la domanda per il bonus

Per garantire una corretta compilazione delle richieste, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha pubblicato dei video tutorial dedicati, distinti per tipologia di beneficiario, con istruzioni precise su come accedere alla piattaforma e completare la procedura.

Inoltre, per le microimprese è disponibile un link diretto al Registro Nazionale degli Aiuti di Stato (Rna), utile per verificare il plafond residuo previsto dal regime “de minimis”, in linea con la normativa europea.

Aggiornamenti e comunicazioni ufficiali saranno pubblicati sui canali istituzionali del Ministero.

La denuncia del Codacons: “Una falla nella normativa Fua”

Non mancano però le polemiche. Il Codacons ha denunciato una grave criticità nella normativa che regola l’accesso al bonus auto elettriche 2025, definendola un possibile “pasticcio all’italiana”.

Tra i requisiti richiesti, infatti, è prevista la residenza in una zona urbana funzionale (Fua), composta da città con almeno 50.000 abitanti e dai comuni limitrofi che formano un’area di pendolarismo. Tuttavia, l’elenco delle zone Fua attualmente in vigore è basato sul Censimento 2011, ma il nuovo aggiornamento Istat – atteso per il 15 novembre 2025 – modificherà la lista dei comuni inclusi.

Rischio esclusioni e contenziosi legali

Secondo il Codacons, questa discrepanza temporale potrebbe creare doppie criticità:

  • Chi oggi vive in un comune non ancora incluso nel nuovo elenco Fua non potrà accedere al bonus.

  • Chi invece risiede in un comune che a novembre sarà escluso, potrà beneficiare dell’incentivo pur perdendone a breve i requisiti.

L’associazione avverte che il problema potrebbe portare a ricorsi legali contro lo Stato, considerando che i fondi – fino a 11.000 euro per beneficiario – rischiano di esaurirsi rapidamente.

Per questo motivo, il Codacons chiede al Governo di rinviare la partenza del bonus a novembre, quando sarà pubblicato il nuovo elenco aggiornato dei comuni Fua, e invita i cittadini potenzialmente penalizzati a contattare l’associazione per far valere i propri diritti.

(Adnkronos)

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