Inps: chiarimenti sulla Prestazione Universale per anziani non autosufficienti

Inps: chiarimenti sulla Prestazione Universale per anziani non autosufficienti

Inps: chiarimenti sulla Prestazione Universale per anziani non autosufficienti

Con il Messaggio n. 1401 del 5 maggio 2025, l’Inps ha fornito importanti chiarimenti sulla Prestazione Universale, introdotta dal Decreto Legislativo n. 29 del 15 marzo 2024 e in vigore dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2026.

Questa nuova misura è rivolta agli anziani non autosufficienti e ha l’obiettivo di favorire l’autonomia e la permanenza a domicilio, integrando l’attuale indennità di accompagnamento con un assegno di assistenza fino a 850 euro mensili.

Chi può accedere: i requisiti

Per ottenere la Prestazione Universale, è necessario soddisfare tutti i seguenti criteri:

  • Età pari o superiore a 80 anni;

  • Gravissimo bisogno assistenziale, certificato dall’INPS;

  • ISEE sociosanitario non superiore a 6.000 euro;

  • Essere titolari (o averne i requisiti) dell’indennità di accompagnamento.

Quanto spetta e come viene erogata

La prestazione si compone di due quote distinte:

  • Quota fissa: corrisponde all’importo dell’indennità di accompagnamento;

  • Quota integrativa: un assegno mensile fino a 850 euro, erogato separatamente.

Come ottenere gli arretrati

Per ricevere gli arretrati della quota integrativa, è necessario inviare all’INPS, entro 30 giorni dalla comunicazione di accoglimento, la documentazione che attesti le spese sostenute (es. buste paga o fatture).
Le modalità operative per l’invio saranno specificate in un prossimo messaggio ufficiale dell’Istituto.

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