È possibile presentare domanda per il Reddito di Libertà da martedì 5 marzo fino a venerdì 18 aprile 2025. Si tratta di una misura economica dedicata alle donne vittime di violenza, finalizzata a sostenerne l’autonomia personale e abitativa.
Come presentare la domanda
L’INPS, con la circolare n. 54 del 5 marzo 2025, ha fornito tutte le indicazioni operative per richiedere il contributo, previsto dal Decreto del Ministero per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, in collaborazione con il Ministero del Lavoro e il MEF. Il decreto regola l’utilizzo delle risorse del Fondo per il Reddito di Libertà per gli anni 2024, 2025 e 2026.
Modalità di presentazione
La domanda può essere presentata:
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Direttamente dalla persona interessata;
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Tramite un rappresentante legale o delegato;
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Attraverso il Comune di residenza, compilando il modulo SR208 (scaricabile dalla sezione “Moduli” del sito INPS).
Invio online tramite il sito INPS
È anche possibile inviare la richiesta online:
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Collegarsi al sito www.inps.it;
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Digitare nel motore di ricerca interno “Prestazioni sociali dei comuni”;
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Selezionare il servizio “Trasmissione domande, istruzioni e software delle prestazioni sociali”;
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Accedere alla sezione dedicata al Reddito di Libertà utilizzando SPID, CIE o CNS.
Esiti possibili dopo l’invio
Una volta inviata la domanda, il sistema restituirà uno dei seguenti esiti:
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Accolta in pagamento;
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Accolta in attesa di IBAN (se la verifica della titolarità non è andata a buon fine);
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Non accolta per insufficienza di budget.
Cos’è il Reddito di Libertà
Il Reddito di Libertà è un contributo mensile destinato alle donne vittime di violenza, anche con figli, che siano seguite da centri antiviolenza riconosciuti e dai servizi sociali territoriali.
Importo 2025
Dal 2025, l’importo mensile è stato aumentato da 400 a 500 euro a persona, per un massimo di 12 mensilità. Il contributo è compatibile con altre forme di sostegno come:
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Assegno di inclusione;
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Assegno unico universale.
Chi può accedere alla misura
Per accedere al Reddito di Libertà, le richiedenti devono:
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Essere vittime di violenza;
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Essere residenti in Italia;
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Trovarsi in condizione di povertà o bisogno urgente, certificata dal servizio sociale territoriale;
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Essere seguite da un centro antiviolenza riconosciuto dalla Regione.
Novità 2025: ripresentazione delle domande respinte
Una delle principali novità introdotte nel 2025 riguarda le domande non accolte per mancanza di fondi negli anni precedenti. Grazie a un regime transitorio, queste domande possono essere ripresentate tra il 5 marzo e il 18 aprile 2025 tramite i Comuni e avranno priorità su quelle nuove.
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