A partire dal 1° agosto 2025, gli Stati Uniti potrebbero imporre dazi del 30% su una vasta gamma di prodotti provenienti dall’Unione europea, minacciando esportazioni per centinaia di miliardi di euro e colpendo settori strategici come farmaceutica, automotive, agroalimentare, aeronautica e lusso.
L’annuncio arriva da Donald Trump, con l’obiettivo di correggere lo "squilibrio commerciale" tra Usa e Ue. La Commissione europea ha dichiarato di voler raggiungere un accordo, ma è pronta a rispondere con contromisure proporzionate se le misure venissero confermate.
Scambi Usa-Ue nel 2024
- 
Valore totale: 1.680 miliardi di euro 
- 
Surplus commerciale Ue verso gli Usa: 235,6 miliardi di dollari. 
Paesi europei più esposti
- 
Irlanda: colpita duramente, surplus di 86,7 miliardi di dollari, trainato da big della farmaceutica e tech (Pfizer, Apple, Meta). 
- 
Germania: surplus di 84,8 miliardi, settori chiave: auto, acciaio, macchinari. 
- 
Italia: surplus di 44 miliardi, a rischio agroalimentare, vino, auto. 
- 
Francia: surplus di 16,4 miliardi, esposti i settori di lusso, aeronautica e vini. 
- 
Anche Austria (13,1 miliardi) e Svezia (9,8 miliardi) a rischio. 
Settori più colpiti
Farmaceutica
- 
22,5% dell’export europeo verso gli Usa 
- 
Per ora esente dai dazi, ma in allerta 
- 
Aziende avviano delocalizzazioni produttive negli Usa 
Automotive
- 
750.000 veicoli esportati nel 2024 (38,5 miliardi €) 
- 
Colpite soprattutto Bmw, Mercedes, Porsche, Audi 
- 
Mercedes: ¼ del fatturato dagli Usa 
- 
Volkswagen già in calo nelle consegne 
Aeronautica
- 
Già soggetta a dazi su acciaio e alluminio 
- 
Airbus e Boeing chiedono stop barriere 
- 
Rischio aumento costi e calo ordini transatlantici 
Cosmetici
- 
Colpiti i brand di lusso francesi e italiani (L’Oréal, Lancôme, Armani) 
- 
Possibili rincari sul mercato Usa 
Lusso
- 
LVMH: 25% del fatturato dagli Usa 
- 
Hermès: il +30% di dazi potrebbe diventare insostenibile 
- 
Arnault propone zona di libero scambio transatlantica 
Agroalimentare (tra i più penalizzati)
- 
Rincari stimati: +45% su formaggi, +35% su vini, +42% su conserve 
- 
Italia e Francia particolarmente colpite 
- 
Usa = primo mercato estero per i vini francesi (3,8 miliardi €) 
Prossimi scenari
- 
La Ue cercherà un accordo entro il 1° agosto 
- 
Ma prepara ritorsioni su prodotti americani se i dazi entreranno in vigore 
- 
Sul tavolo anche proposte di semplificazione normativa Ue e nuovi incentivi agli investimenti locali. 
(Adnkronos)
 
			 
	
Lascia una risposta