Dopo le dimissioni di Carlos Tavares, il clima nei rapporti tra Stellantis e le istituzioni italiane sembra aver preso una nuova direzione. Durante il Tavolo al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), l’azienda ha presentato il suo ambizioso Piano Italia, che prevede 2 miliardi di investimenti per i siti produttivi entro il 2025 senza ricorrere a fondi pubblici, 6 miliardi di acquisti per l’indotto e un piano prodotti che si estende fino al 2032, con l’obiettivo di garantire occupazione e continuità produttiva.
“È il momento per Stellantis di lavorare in squadra con l’Italia per affrontare le sfide cruciali del settore, spesso sottovalutate in Europa. Sarò personalmente impegnato per garantire la concretezza delle azioni. Odio le promesse non mantenute e non voglio essere smentito dai fatti. Perciò, ci metto la faccia,” ha dichiarato Jean-Philippe Imparato, responsabile per l’Europa di Stellantis.
Le novità del piano
Tra le principali novità annunciate, spicca l’introduzione della piattaforma Stla Small nello stabilimento di Pomigliano, che sarà la base per due nuovi modelli compatti, oltre alla nuova “Pandina” attesa per il 2030. A Melfi, invece, proseguirà la produzione di varianti termiche dei modelli elettrici di Jeep, Lancia e DS, mentre a Cassino verranno realizzate le Alfa Romeo Giulia e Stelvio sulla piattaforma Stla Large. Restano invece poche informazioni sul futuro della Maserati e sulla Gigafactory di Termoli.
Il 2025 si prospetta come un anno impegnativo per il settore. Tuttavia, Imparato ha rassicurato che tutti gli stabilimenti rimarranno operativi e prevede livelli di produzione simili a quelli del 2024. Per il 2026, i sindacati stimano un ritorno ai numeri del 2023, con circa 750.000 unità prodotte.
Il sostegno del governo
Durante la riunione, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, insieme ai colleghi Giorgetti (Economia) e Calderone (Lavoro), ha annunciato un piano di sostegno per il comparto automotive pari a 1,6 miliardi di euro nel biennio 2025-2027. “Le dimissioni di Tavares hanno segnato un cambiamento e il piano presentato oggi lo dimostra. È il momento delle decisioni e della responsabilità,” ha dichiarato Urso. Il ministro ha anche invitato il presidente di Stellantis, John Elkann, a presentare il piano in Parlamento e ha fissato un nuovo incontro per il Tavolo automotive a fine gennaio.
Le reazioni dei sindacati
I sindacati si sono detti soddisfatti del nuovo clima e del piano di rilancio, ma hanno espresso preoccupazioni per la mancanza di dettagli su Maserati e sulla Gigafactory di Termoli. La Maserati, in particolare, è al centro del progetto di un polo per l’alta gamma con il coinvolgimento della Motor Valley. Ferdinando Uliano, segretario della Fim, ha sottolineato l’importanza di rinnovare gli ammortizzatori sociali per il settore, molti dei quali scadranno il prossimo anno, mettendo a rischio circa 25.000 posti di lavoro.
(ASKANEWS)
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