Complessivamente le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati fino ad agosto di quest’anno sono state 5.477.000, in modestissima flessione rispetto allo stesso periodo del 2022 (-0,8%). Lo indica l’Inps nell’Osservatorio sul precariato spiegando che il dato è il risultato degli andamenti delle assunzioni con contratti in somministrazione (-8%), a tempo indeterminato (-6%) e in apprendistato (-4%). Per le altre tipologie contrattuali si registra una leggera crescita: lavoro intermittente +3%, stagionali e tempo determinato +2%.
Le trasformazioni da tempo determinato
Le trasformazioni da tempo determinato nel corso dei primi otto mesi del 2023 sono risultate 517.000, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2022 (+5%). Contemporaneamente le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo sono risultate in flessione (-18%).
Le cessazioni
Le cessazioni fino ad agosto del 2023 sono state 4.509.000, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-2%). Concorrono a questo risultato i contratti a tempo indeterminato e contratti in somministrazione (-7%) e i contratti in apprendistato (-5%). In controtendenza risultano i contratti a tempo determinato e i contratti stagionali (+1%) e i contratti di lavoro intermittente (+3%).
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