Nei primi tre mesi del 2025, il mercato del lavoro in Sicilia mostra segnali di rallentamento. Secondo i dati dell’Osservatorio sul precariato dell’Inps, le assunzioni totali nell’Isola tra gennaio e marzo si fermano a 109.565, in calo del 6,4% rispetto allo stesso periodo del 2024 (117.077).
A livello nazionale la flessione è analoga, pari al 6,5%, con oltre 1,8 milioni di nuovi rapporti di lavoro. La Sicilia, dunque, segue la tendenza italiana, ma conferma una struttura occupazionale ancora fortemente legata alla stagionalità e ai contratti a termine.
Crollano i contratti stagionali e a tempo determinato
La maggiore riduzione si registra tra i contratti stagionali, che passano da 11.488 nel 2024 a 9.516 nel 2025, segnando un crollo del 17%. Anche i contratti a termine subiscono una contrazione: da 72.215 a 68.672 (-4,9%).
Il dato più preoccupante riguarda però le assunzioni a tempo indeterminato, scese da 22.128 a 20.300 (-8,3%), in controtendenza con la media nazionale che mostra invece un incremento di oltre 322.000 posti stabili.
Ciò suggerisce che la Sicilia non sta beneficiando della spinta verso l’occupazione stabile che interessa il resto d’Italia.
Apprendistato e somministrazione in calo, cresce l’intermittenza
In Sicilia calano anche i contratti di apprendistato (-7,2%) e quelli di somministrazione (-2,1%). In controtendenza invece i contratti intermittenti, che crescono del 5,9%, passando da 3.093 a 3.276.
A marzo si registra il calo più marcato: le assunzioni totali scendono da 40.747 a 35.953 (-11,7%). In particolare, gli stagionali passano da 6.291 a 5.262 e i contratti a termine da 23.687 a 20.998, mentre anche il tempo indeterminato arretra (da 6.714 a 5.906).
Un quadro nazionale più stabile rispetto all’Isola
Nel resto d’Italia, il quadro appare meno negativo. L’Inps evidenzia un saldo annualizzato positivo di 300.000 posizioni di lavoro, trainato dalle trasformazioni di contratti a termine in contratti stabili (+7%) e dalle conferme di apprendistato (+10%). Tuttavia, questi segnali di consolidamento non trovano terreno fertile in Sicilia, dove sia le assunzioni a tempo indeterminato che l’apprendistato risultano in calo.
Agevolazioni contributive in ritardo
Un altro fattore chiave è il rallentamento delle agevolazioni contributive: nel primo trimestre 2025, i rapporti di lavoro incentivati sono diminuiti del 16%. Le misure dedicate ai giovani segnano -24% e quelle per le donne -16%. Il motivo principale sarebbe legato ai ritardi nell’attuazione delle norme prorogate (da settembre 2024 a dicembre 2027).
Le circolari operative Inps, infatti, sono state pubblicate solo a maggio, troppo tardi per avere effetti nel primo trimestre.
Sicilia ancora indietro nella stabilità occupazionale
Il mercato del lavoro siciliano nel 2025 resta fragile, fortemente condizionato dalla stagionalità e dalle incertezze normative. Mentre il resto d’Italia mostra segnali di consolidamento, l’Isola continua a soffrire la mancanza di occupazione stabile e politiche di incentivo efficaci.
di Michele Giuliano
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