A due mesi dalla mobilitazione davanti al Tribunale, i lavoratori precari della Giustizia sono tornati a manifestare a Catania. Questa volta la protesta si è svolta sotto la Prefettura etnea per denunciare l’assenza di risorse destinate alla stabilizzazione dei contratti attivati con i fondi del PNRR: si tratta di 12mila lavoratori in Italia, di cui circa 600 solo nella procura distrettuale di Catania.
La Fp Cgil Sicilia e la segreteria provinciale hanno consegnato un documento alla capo di gabinetto della Prefettura, Laura Pergolizzi, sollecitando l’intervento del Governo.
Fp Cgil: “Rischio mancato rinnovo dei contratti”
Secondo la nota diffusa dal sindacato: “Ad oggi non risultano stanziate, nei capitoli adeguati del bilancio dello Stato, le risorse straordinarie necessarie a stabilizzare il personale precario reclutato attraverso le procedure legate al PNRR per il Ministero della Giustizia”.
I contratti in scadenza il 30 giugno 2026 rischiano quindi di non essere rinnovati, nonostante il contributo essenziale dei precari: dalla riduzione dell’arretrato giudiziario all’innovazione digitale e organizzativa negli uffici giudiziari.
Il contributo indispensabile dei precari
La segretaria provinciale della Fp Cgil, Concetta La Rosa, ha ricordato come in alcune città i lavoratori siano stati persino precettati, impediti a partecipare agli scioperi: “È la conferma che queste professionalità sono necessarie al funzionamento del settore giustizia”.
L’appello al Governo
Alla mobilitazione è intervenuto anche Gaetano Agliozzo, segretario regionale della Fp Cgil: “Il governo non ha ancora previsto risorse in Finanziaria, ma deve mettere in campo tutte le azioni necessarie”.
La richiesta dei sindacati è chiara: stabilizzare tutti i 12mila precari, non solo una parte.
Secondo La Rosa, dei 600 precari di Catania solo una piccola parte avrà un nuovo contratto, mentre a livello nazionale la stabilizzazione riguarderà appena un quarto del totale.
L’Associazione Nazionale Magistrati ha già espresso solidarietà, riconoscendo il ruolo fondamentale dei lavoratori nel garantire il funzionamento della giustizia.
L’appello finale
La Fp Cgil rivolge un nuovo appello al Ministero della Giustizia e al Ministro affinché vengano stanziate le risorse necessarie: “Assumere per garantire ai cittadini una macchina della Giustizia realmente funzionante”.
di Chiara Borzì
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