Continua a far discutere il caso Mondello, sollevato dal deputato Ars Ismaele La Vardera, leader di Controcorrente. L’esponente politico aveva annunciato la richiesta di revoca della concessione demaniale alla società Italo-Belga, che detiene circa l’80% della spiaggia della borgata marinara palermitana.
La risposta dell’assessorato Territorio e Ambiente
L’assessorato regionale del Territorio e Ambiente ha risposto spiegando che la Regione sta acquisendo “informazioni ufficiali e complete” prima di valutare eventuali provvedimenti.
Nel documento ufficiale si legge: “La Regione Siciliana ha già richiesto alla Prefettura di Palermo aggiornamenti e approfondimenti istruttori sulla posizione della società Italo-Belga e dei soggetti collegati. Solo al termine delle verifiche potranno essere adottati provvedimenti nel rispetto dei principi di legalità e trasparenza.”
L’assessorato precisa inoltre che non risultano al momento provvedimenti giudiziari o prefettizi che attestino infiltrazioni mafiose o la perdita dei requisiti da parte del concessionario. “In assenza di presupposti oggettivi – si legge ancora – la Regione rimane in attesa degli accertamenti delle autorità competenti”.
La Vardera: “Silenzio inaccettabile da parte di Schifani e Lagalla”
“La prefettura ha avviato delle verifiche sull’organico della società – dichiara La Vardera – e diversi media hanno segnalato presunti legami tra alcuni dipendenti e la famiglia mafiosa di San Lorenzo. Una situazione che desta forte preoccupazione”.
Il deputato accusa poi i vertici istituzionali di “omertà politica”: “Mi sorprende il silenzio di Schifani e Lagalla. Perché non si espongono su un tema così delicato? Ho deciso di presentare una richiesta formale di revoca della concessione. La legalità deve venire prima di tutto, anche quando tocca interessi economici e turistici.”
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