Il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha firmato una dichiarazione congiunta insieme ai ministri degli Esteri di altri 20 Paesi e all’Unione Europea per condannare i nuovi insediamenti israeliani in Cisgiordania, chiedendone la revoca immediata.
La decisione dell’Alto Consiglio israeliano
La dichiarazione critica la scelta dell’Alto Consiglio di Pianificazione israeliano di approvare i piani di costruzione di nuovi insediamenti nell’area E1, a est di Gerusalemme.
Secondo il documento, tale decisione rappresenta una violazione del diritto internazionale e mette a rischio la prospettiva di una soluzione a due Stati, dividendo il futuro Stato palestinese e limitando l’accesso palestinese a Gerusalemme.
I rischi per la pace e la sicurezza
Il testo sottolinea come la decisione israeliana “non porti benefici al popolo israeliano, ma rischi di aumentare la violenza, l’instabilità e allontanare la pace”.
Viene inoltre ricordata la necessità di rispettare la Risoluzione 2334 del Consiglio di Sicurezza ONU, che vieta la costruzione di insediamenti nei territori occupati.
La posizione dell’Italia
Tajani ha ribadito che il piano israeliano compromette irrimediabilmente la soluzione a due Stati, ostacolando la nascita di un futuro Stato palestinese indipendente e riducendo l’accesso dei palestinesi a Gerusalemme.
(ITALPRESS)
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