Martedì l’Assemblea regionale siciliana accende i riflettori sulla mozione di sfiducia al presidente Renato Schifani, primo banco di prova per una maggioranza che da settimane mostra segnali di frizione interna. Intanto, in seconda Commissione prosegue la maratona sulla Finanziaria Sicilia 2026, che dovrà essere definita entro il venerdì di “pronto aula”.
Il testo base della manovra è stato approvato con alcune modifiche e adesso i componenti lavorano sugli oltre mille emendamenti presentati, tra correttivi, proposte e soppressioni. Anche Palazzo d’Orleans sta integrando le norme mancanti o promesse nelle ultime settimane.
Schifani: “Bilancio in attivo, ora trasformiamo le risorse in crescita”
Schifani rivendica un momento positivo per la Regione: entrate in aumento, bilancio in attivo e nuovi fondi per i dipendenti regionali. Nel bilancio 2026-2028 sono previsti 35 milioni di euro per il rinnovo del Ccrl 2025-2027, dopo due rinnovi arrivati in appena un anno.
Soddisfazione è stata espressa dai sindacati Siad-Csa-Cisal al termine dell’incontro con il presidente: la priorità è colmare il divario con i dipendenti dei ministeri per evitare la fuga verso altre amministrazioni.
Palazzo d’Orleans conferma anche l’intenzione di dare un impulso all’Aran Sicilia per avviare il rinnovo del contratto dei dirigenti regionali, fermo al triennio 2019-2021.
Norme per i Comuni e gestione dei servizi idrici
Approvate inoltre due norme destinate agli Enti locali. L’assessore all’Economia Alessandro Dagnino evidenzia:
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Finanziamento premiale da 5 milioni per i Comuni che migliorano la riscossione dei tributi locali.
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Anticipazioni di liquidità a Siciliacque e Aica per garantire la continuità del servizio idrico nelle province più critiche.
Come sempre, tuttavia, ciò che passa in Commissione non è garanzia di via libera in Aula. Le tensioni non mancano, neppure nella stessa maggioranza.
Bonus edilizio regionale: la norma riformulata divide i partiti
Una delle misure più discusse riguarda il sostegno all’edilizia. La prima versione del governo era stata criticata da Fratelli d’Italia, con successive modifiche in Commissione.
Secondo il M5S, il taglio di 5 milioni “azzoppa” la misura per favorire un emendamento alternativo di FdI. Dagnino chiarisce che non si tratta di un “superbonus”, ma di un aiuto destinato a famiglie e condomìni:
sostegno pari al 50% della spesa per lavori di efficientamento energetico e miglioramento sismico, gestionato da Irfis con procedura “a sportello” senza click-day.
Barriere architettoniche, approvato l’emendamento M5S
Via libera anche all’emendamento che stanzia 2 milioni di euro per i Comuni sotto i 5.000 abitanti, destinati all’abbattimento delle barriere che ostacolano l’accesso al mare delle persone con disabilità. Una misura definita “di civiltà” dal capogruppo Antonio De Luca.
I fragili equilibri politici della maggioranza
Nell’ultima conferenza stampa, Schifani aveva dichiarato che la solidità della maggioranza sarebbe stata verificata al momento del voto. Da allora, solo sedute ispettive rinviate. Ora la maggioranza dovrà misurarsi prima con la mozione di sfiducia, poi — se superata — con la legge di stabilità vera e propria.
Sotto osservazione i rapporti tra:
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Forza Italia e Lega, dopo le recenti ingerenze del segretario federale Matteo Salvini che hanno irritato gli azzurri;
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Fratelli d’Italia e gli alleati più vicini al presidente.
L’esito dei prossimi giorni sarà decisivo per capire la reale tenuta politica del centrodestra siciliano.
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