Manovra finanziaria 2026, Meloni, Salvini e Tajani al lavoro: tra Irpef, pensioni, rottamazione e bonus prima casa

Manovra finanziaria 2026, Meloni, Salvini e Tajani al lavoro: tra Irpef, pensioni, rottamazione e bonus prima casa

Manovra finanziaria 2026, Meloni, Salvini e Tajani al lavoro: tra Irpef, pensioni, rottamazione e bonus prima casa

Sono ore decisive per la manovra finanziaria 2026, la misura economica più importante dell’anno. I leader del centrodestra — Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani — si sono riuniti ieri a Palazzo Chigi per definire l’impianto della prossima legge di bilancio, in vista del Consiglio dei Ministri del 13 ottobre.

Secondo fonti parlamentari, tra i temi principali in discussione ci sono rottamazione fiscale, bonus prima casa, Irpef e pensioni, con una base di partenza di 16 miliardi di euro, come indicato nel Documento di programmazione finanziaria pubblica.

Rottamazione e bonus prima casa: “Ultima chance, ma non per tutti”

Sulla rottamazione, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha dichiarato: “Ci stiamo lavorando, pensiamo si possa dare un’ultima chance. Ma il tema del bastone e della carota si impone: non possiamo immaginare rottamazioni infinite per meritevoli e immeritevoli”.

Per quanto riguarda il bonus prima casa, Giorgetti ha confermato l’intenzione del governo di prorogare le detrazioni del 50%, “in modo selettivo e mirato al sostegno delle famiglie sull’acquisto o la ristrutturazione della prima abitazione”.

Banche e pensioni: “Contributo dagli istituti di credito, tutela per lavori usuranti”

Il ministro ha poi affrontato il tema del contributo delle banche, affermando: “Chiederemo, in modo concertato, un contributo agli istituti di credito. Anche loro hanno beneficiato del rialzo del rating. Non ci sarà nessun istinto punitivo”.

Sul fronte pensioni, Giorgetti ha parlato di “sterilizzazione selettiva” dell’adeguamento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita, specificando: “I lavori usuranti e i precoci devono avere un trattamento diverso”.

Sanità e difesa: “Nessun taglio, anzi più fondi per medici e liste d’attesa”

Una delle rassicurazioni più attese riguarda la sanità. “C’è la volontà del governo di integrare ulteriormente il già cospicuo aumento del fondo sanitario”, ha affermato Giorgetti.

Le risorse, ha spiegato, saranno destinate a ridurre le liste d’attesa e premiare le professioni sanitarie in difficoltà di reclutamento.

Sulle spese per la difesa, il ministro ha chiarito che “non saranno tolti fondi ad altre voci, tantomeno al sociale”. “Finanzieremo la difesa con la deroga concessa dall’Ue, senza tagliare la sanità”, ha ribadito.

Pil e crescita: “Stima prudenziale allo 0,5%, ma segnali positivi”

Durante l’audizione alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato, Giorgetti ha sottolineato che la sostenibilità della finanza pubblica rimane una priorità assoluta. “Le previsioni più aggiornate indicano una lieve accelerazione della crescita nella seconda metà dell’anno”, ha detto, evidenziando che la stima di crescita del Pil 2025 è allo 0,5%, leggermente inferiore rispetto alla precedente.

Per il 2026, la previsione tendenziale è +0,7%, trainata da una ripresa dei consumi interni e degli investimenti, anche grazie al buon andamento dell’occupazione e delle retribuzioni reali.

Taglio dell’Irpef: meno tasse sui redditi medio-bassi

Infine, Giorgetti ha confermato che l’intervento sull’Irpef “rafforzerà la riduzione strutturale dell’onere fiscale sui redditi medio-bassi”, con un effetto positivo sulla domanda interna e sulla produttività. “La manovra assicurerà la continuità della spesa per investimenti anche oltre il PNRR”, ha spiegato, evidenziando la volontà del governo di mantenere alta la fiducia di famiglie e imprese.

risuser

1 Commenti

  1. Il. Mafioso fa estorsioni con il cellulare in mano: mi i minacci? Per chi lavori.
    Ottobre 9, 2025 at 14:43
    Rispondi

    Bohh

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